Ledesma: «Che emozione vedere la Lazio lassù. E Cataldi...»
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Ledesma: «Che emozione vedere la Lazio lassù. E Cataldi…»

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Cristian Ledesma ha voluto dire la sua sul grande momento che sta vivendo la Lazio di Maurizio Sarri. Queste le sue parole

Cristian Ledesma ha voluto dire la sua sul grande momento che sta vivendo la Lazio di Maurizio Sarri. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di Notizie.com.

STAGIONE – «Sono felice di vedere la Lazio così in alto. E come al solito ho la sensazione che ciò che fa la squadra biancoceleste venga messo poco in risalto. Vedere giocare la Lazio è davvero divertente e si vede che alle spalle c’è un duro lavoro. Sono contento per i calciatori e per il mister. I giocatori si divertono a giocare così. Quando si esce di prima, dalle situazioni difensive, si capisce che c’è tanto lavoro dietro. Dalla tv sembra tutto semplice, ma non è così. Hanno aspettato gli ultimi risultati per evidenziare i progressi della fase difensiva e dell’attacco. Ma certe cose erano evidenti già lo scorso anno. L’ambiente? Noi laziali siamo così: non abbiamo fatto in tempo a battere la Cremonese che già pensavamo a quanto sarebbe stato difficile fare risultato in Europa League. Dove può arrivare non è facile da pronosticare, ma una cosa è certa: la Lazio sta trovando continuità di risultati. E non tutti in Italia ci stanno riuscendo».

SARRI – «A me piace vedere le sue squadre e mi piace tantissimo ascoltarlo a fine partita. Ha una capacità di analizzare le cose straordinaria.Anche dopo la gara di Firenze, un altro allenatore avrebbe parlato solo della grande vittoria, mentre lui ha rimarcato anche le difficoltà dei primi minuti e il gol fallito da Nico Gonzalez, che avrebbe potuto riaprire la gara. Avere in cabina di regia un tecnico che sa analizzare così bene le partite è importante. Non so solo se le sue dichiarazioni sulla stanchezza post Europa League siano frutto di strategia. Ma al di là di questo, si vede che c’è un grandissimo lavoro da parte sua e tanta applicazione dei giocatori».

CATALDI E MARCOS ANTONIO – «Danilo è cresciuto tanto, anzi tantissimo. Possiamo dire che è maturato ed ormai è diventato un esperto in un ruolo che, fino a poco tempo fa, non era il suo. Purtroppo la sua crescita non viene risaltata troppo. Mi rode a volte pensare che della Lazio e di Cataldi si parli così poco. Marcos Antonio? Sta facendo un percorso di inserimento. Sarri gli sta facendo capire i ritmi del calcio italiano. E può diventare importante, perché ha caratteristiche diverse da tutti gli altri centrocampisti».

EUROPA LEAGUE – «Porta via tante energie. Soprattutto se non hai una rosa di 17/18 titolari dello stesso livello. Ricordo l’anno che con Petkovic arrivammo a un passo dalla semifinale. Giocare poi in campionato, a poche ore di distanza, ti costringeva a cambiare tanto. Eri obbligato. Molti non si rendono conto cosa significa giocare giovedì sera, tornare venerdì alle 2 o alle 3 di notte e dopo poche ore scendere in campo e preparare le partite successive».

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