Coronavirus, Conte: «Dal 4 maggio via alla fase due: consentiti gli allenamenti»
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Coronavirus, Conte: «Dal 4 maggio via alla fase due: consentiti gli allenamenti»

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Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, parla della Fase 2, che inizierà dal 4 maggio: le parole del Premier in conferenza stampa

Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa per parlare della fase 2 che inizierà il 4 maggio. Ecco le sue parole:

«Grazie ai vostri sacrifci, stiamo riuscendo a contenere l’epidemia e questo è un grande risultato. Adesso inizia la fase di convivenza con il virus. In questa fase due la curva potrà risalire, il rischio c’è. Dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore. Sarà importante mantenere le distanze di sicurezza e il comportamento responsabile. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare che si diffonda il contagio. Rispettare almeno un metro di distanza, anche coi parenti bisogna rispettare questa precauzione. Gli esperti ci dicono che almento 1 contagiato su 4 viene contagiato a causa delle relazioni familiari. L’unico modo per convivere col virus è non ammalarci è la distanza sociale. Se non rispettiamo le precauzioni, la curva salirà e andrà fuori controllo, avremo più morti e la situazione economica peggiorerà. Il governo dovrà monitorare che la curva non risalga, dovremo essere pronti a intervenire laddove l’andamento della curva dovesse essere critico. Nei prossimi mesi ci aspetta una sfida complessa. Molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Possiamo reagire anche negativamente, affidandoci alla rabbia, cercando un colpevole e prendendocela con la famiglia, l’europa, il governo, la stampa, i politici. Oppure possiamo scacciare via la rabbia e pensare a cosa possiamo fare per risollevare la comunità. Dipende da noi, dal compito che ognuno svolgerà. Tutti, indistintamente. Il governo farà la sua parte, serve una stagione intensa di riforme per cambiare radicalmente ciò che non va da tempo nel nostro paese. Io e i ministri non ci tireremo indietro, ci battiamo e continueremo a farlo in Europa e In Italia per cambiare le cose. Il piano parte dal 4 maggio. Conviveremo e adotteremo le precauzioni necessarie. Abbiamo già sollecitato il commissario Arcuri, che fisserà i prezzi di mercato delle mascherine, non vogliamo speculazioni. In più, c’è forte impegno per eliminare l’Iva per evitarne il pagamento. Dovrebbe essere a 0.50 il costo per le mascherine chirurgiche. 

Recovery Fund? In Europa è stato affermato un principio importante. La reazione deve essere comune, rapida e coraggiosa. E’ uno strumento innovativo che offrirà ai paesi colpiti una possibilità di ripresa. Un grande lavoro di squadra tra i paesi europei. Se l’Italia non avesse posto queste condizioni con forza nello scorso Consiglio, non avremmo mai ottenuto questo risultato storico. Un punto a nostro favore, dobbiamo essere orgogliosi.

Il sistema Italia ha dato una prova di orgoglio, dignità, forza e carattere decisivo per conseguire questo passo avanti. Ora dobbiamo andare al traguardo. Tradurre il principio politico in termini di lavoro tecnico. Significa riempire di consistenza economica lo strumento, bilanciarlo, evitare il debito, offrirlo subito. Stiamo lavorando per gli strumenti economici. 109 mila domande di reddito di cittadinanza, alcuni attendono ancora, ci sono dei ritardi, mi scuso ma stiamo parlando di domande trattate dall’inps in 5 anni e sono state trattata in un mese. Questo paese non riparte se non ripartono le imprese. Col nuovo decreto da 55 miliardi avremo più fondi per gli autonomi e categorie più fragili. Chi ha avuto il bonus da 600 euro, potremo rinnovarlo con un click. Più aiuti alle imprese, la nostra ripresa parte da un sostegno alle aziende. Finanziamenti anche a fondo perduto, tagli al costo delle bollette. Attenzione al turismo che non potrà recuperare. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo. Dal 4 maggio fino al 18 maggio le misure. Conferma generalizzata per gli spostamenti. Resteranno all’interno della regione le motivazioni attuali, soltanto aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti. Saranno visite mirate nel rispetto delle distanze con mascherine e con divieto di assembramento. No party privati e ritrovi di famiglia. Divieto da spostarsi in una regione diversa da quella da cui attualmente ci si trova, tranne lavoro, urgenza o salute. Rientro presso il domicilio consentito. Per chi ha infezione respiratoria e febbre superiore al 37.5 deve restare a domicilio e avvertire medico di famiglia. Divieto di assembramento resta. Il sindaco può disporre chiusura aree. Consentito accesso a parchi, ville e giardini pubblici ma con distanziamento e contingentamento degli ingressi.»

Attività sportive – «Adesso ci si potrà allontanare rispettando la distanza di almeno due metri dall’uno all’altro. Per attività motoria, basterà un metro. Per consentire una graduale ripresa nel rispetto delle esigenze della salute, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non riconosciute dal CONI. Saranno consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento, a porte chiuse per sport individuali. Per gli atleti che praticano discipline collettive».

Cerimonie funebri«Tanti decessi senza gesto di raccoglimento. Saranno consentite per congiunti fino a un massimo di 15 persone, con cerimonie all’aperto, mascherine e distanziamento sociale. Grazie alla CEI».

«Dal 4 maggio maggiore attività per bar e ristoranti: attività di ristorazione con asporto. Nessun assembramento. Rispettare la fila con distanze. Nel locale uno alla volta. Cibo non potrà consumarsi davanti ai posti di ristoro. Dal 4 maggio riapre la manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso funzionale a questi settori. Passaggio importante con un piano ben articolato. Rispettare i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Per i flussi di lavoratori che si sposteranno c’è un protocollo di sicurezza per le aziende del settore trasporti. Inoltre c’è un protocollo per tutelare la salute dei lavoratori sui cantieri. Abbiamo un indirizzo chiaro del Governo: il 18 maggio avremo in programma una riapertura anche del commercio del dettaglio. Abbiamo in animo di riaprire musei, mostre e videoteche e gli allenamenti delle squadre in ambito sportivo. L’1 giugno vogliamo riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e attività di cura della persona. Il programma è a tappe per adottare una serie di cautele che comunicheremo per tempo».

 

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