Lazio, Borghi: «Escalante e Muriqi sorprenderanno tutti. Ve li racconto»
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Lazio, Borghi: «Escalante e Muriqi sorprenderanno tutti. Ve li racconto»

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Il noto telecronista e giornalista sportivo Stefano Borghi ha parlato sul canale Youtube del nuovo attaccante della Lazio, Vedat Muriqi.

Stefano Borghi, esperto di calciomercato e di calcio internazionale, nonché in procinto di commentare l’inizio della Liga spagnola, ha approfondito sul canale ufficiale Youtube il momento Lazio e soprattutto il bagaglio di Vedat Muriqi, nuovo colpo in attacco della Lazio.

«Muriqi arriva dall’Est, viene dal Fenerbahce e può essere un elemento interessante della Lazio. Arriva come figura di contorno nella Capitale, finalmente l’affare è concluso. La Lazio ha fatto un passo in avanti gigantesco lo scorso anno, per qualità di gioco e personalità, è stata vicina alla Juventus ma poi ha mollato dopo il lockdown. Inzaghi si è mostrato un po’ nervoso, sta ancora aspettando rinforzi, anche nella seconda parte della stagione scorsa il problema è stato quello di non avere alternative. E’ necessario inserire nella rosa elementi che possano far ruotare l’allenatore con grande serenità. Pepe Reina è un veterano, porta la condizione ideale per la definitiva consacrazione di un portiere di buonissimo livello come Strakosha.

L’operazione interessante è quella di Gonzalo Escalante, che dà al centrocampo qualcosa che mancava, una pura alternativa a Leiva, mancato molto alla Lazio da giugno in poi. Vertice basso di centrocampo, ha intensità e intelligenza tattica, ha fatto passi avanti notevoli come status rispetto a quando era a Catania in Serie B. Ha giocato nell’Eibar, una squadra particolare, una squadra con intensità e applicazione tattiche uniche in Liga, porta abitudine al ritmo e all’intensità, serviva tanto. Servono anche esterni, la situazione di Fares va sbloccata velocemente perché Jony a sinistra lo scorso anno ha giocato in un ruolo non suo. Fares sarebbe utile, Inzaghi lo aspetta.

Muriqi, arriviamo a lui. E’ un giocatore da raccontare, sembra il classico pennellone d’area di rigore, la classica punta boa, un giocatore svezzato, 1.94 di altezza. Relativamente giovane, porta però caratteristiche diverse dagli altri componenti del reparto. Giocatore ingannevole, ha l’aspetto da combattente ottomano, sembra un bestione cattivo e pesante, invece partecipa tantissimo alla manovra. Ama più stare fuori che dentro l’area di rigore. Il suo Kosovo ha impressionato, in Serie A Vojvoda e Rrahmani faranno e han fatto bene. Può garantire un buon numero di gol, prende la porta pur non essendo un bomber. Colpi raffinati col mancino, lavora tantissimo, vedremo diversi colpi di tacco e una modernità importante. Per struttura fisica e propensione di gioco secondo me sarà sorprendente. L’investimento non è stato povero, quasi 20 milioni, ma una figura del genere avrebbe fatto comodo a tanti in Serie A, secondo me anche al Milan. Oggi poco conosciuto, nel gioco di Inzaghi potrà esaltarsi e rappresentare un’opzione assolutamente utile».

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