Beppe Signori, reato di calcioscommesse prescritto: «Mai truccato partite»
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Beppe Signori, reato di calcioscommesse prescritto: «Mai truccato partite»

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Beppe Signori sorride: caduto in prescrizione il reato di calcioscommesse. «Mai truccato partite» dichiara l’ex attaccante

Può sorridere Beppe Signori. L’ex attaccante della Lazio, di fronte al Tribunale di Cremona, chiude un capitolo doloroso della sua vita. Il reato di calcioscommesse, dopo 9 anni, cade in prescrizione. L’ex biancoceleste ha dichiarato:

«Mi piaceva scommettere, ma l’ho sempre fatto in modo molto leale. Alterare le partite non mi è mai passato dall’anticamera del cervello. Mi hanno rovinato la vita. Sono stato preso come capro espiatorio, c’era tutto un interesse mediatico, un nome, il mio e quello di Antonio Conte, che attirava i giornali sull’inchiesta. È stato un trauma. Non riesco a darmi una spiegazione di questo accanimento. Certo con me non si danneggiava alcuna squadra, non essendo tesserato per alcuna società».

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