Aggressione Marusic, l'agente Jankovic: «Mi ha salvato la vita»
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Aggressione Marusic, l’agente Jankovic: «Mi ha salvato la vita, è un eroe. Ecco come sto»

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Aggressione Marusic, l’agente Uros Jankovic, ricoverato in ospedale, ha raccontato l’accaduto ringraziando il terzino della Lazio

Dalle colonne di Tuttosport, Uros Jankovic, agente di Marusic, terzino della Lazio, ha commentato, dal letto di ospedale dove è ricoverato, l’aggressione subita in Serbia:

«Siamo arrivati poco più di un’ora dopo il termine della gara e siamo usciti dopo un’oretta e mezza dal ristorante. Dovevamo e volevamo rientrare presto visti i nostri impegni. Fuori ad aspettare me, Adam, sua mamma, la compagna e la sorella, c’era il mio driver. Nemmeno il tempo di avvicinarmi all’auto però e sono stato letteralmente assalito da più uomini, che non solo non ci hanno permesso di entrare nella vettura, ma hanno iniziato a colpirmi in testa con una pistola. Ho ricevuto trenta, quaranta colpi alla testa e sul corpo. Mi hanno distrutto. In questo momento mi trovo in ospedale, ho una gamba rotta e la faccia sfigurata. Hanno tentato di uccidermi. Per fortuna Adam mi ha soccorso, anche se gli è stata puntata contro una pistola. Avessero premuto il grilletto, avrebbero ucciso un innocente. Adam è un eroe. È solo probabilmente grazie al suo intervento che sono vivo. Non ci fosse stato lui con la sua famiglia, mi avrebbero ucciso. Sono assolutamente sicuro di questo».

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