Mauri spera nel rientro a febbraio. Poi il rinnovo? - Lazio News 24
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2013

Mauri spera nel rientro a febbraio. Poi il rinnovo?

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Stefano Mauri confida nel Tnas per poter rientrare in campo a febbraio e non a maggio, come decretato dopo il processo sul calcioscommesse. Come ha scritto il Corriere dello sport, il desiderio, mai celato, è quello di mettere radici a Roma, nella città dove ha trovato la sua dimensione, nella squadra di cui è capitano e tra i tifosi che, in un certo senso, considerano la sua vicenda come paradigma di un’ingiustizia ricorrente negli anni contro la Lazio. Ora Stefano Mauri, squalificato per 9 mesi per doppia omessa denuncia in secondo grado, può cominciare a guardare al futuro. È a Miami, ma dalla Florida si sta adoperando per aprire un locale in centro a Roma, un legame che intende rinforzare a prescindere da quello che stabiliscono le sentenze. Non vede l’ora di buttarsi alle spalle due anni di sospetti e polemiche, di carcere e di squalifiche, per dedicarsi agli ultimi anni di una carriera che ha rischiato di terminare con la Coppa Italia alzata al cielo, la notte magica del 26 maggio. Ad oggi, Mauri rientrerà in campo i primi di maggio, a giochi praticamente finiti in campionato. Ma entro la settimana, massimo la prossima, saranno pubblicate le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte federale, quello che aspettano i suoi avvocati per far partire la richiesta di urgenza alla base del ricorso al Tnas, il terzo grado di giudizio. Se tutto procederà senza intoppi il verdetto uscirà intorno a Natale. E lo storico delle cause passate dal Tnas dice che le possibilità di sconto (da 9 a 6 mesi) sono alte. Solo dopo Mauri farà lo sconto anche alla Lazio. Obiettivo gennaio, quando, secondo i calcoli, Mauri potrebbe essere agli ultimi giorni di stop. «Lo aspettiamo», ha sempre detto il presidente Lotito. Perché la Lazio non ha mai mollato il suo capitano e ora si è messa con lui ad aspettare il terzo verdetto, quello che gli ridarà il campo. È la linea di frontiera dopo la quale sarà definita la questione rinnovo del contratto che scade a giugno dell’anno prossimo, anche se in questo senso le parti non si sono mai perse di vista. Anzi, spesso e volentieri il nome di Mauri è stato speso alla voce rammarico proprio perché il capitano è il grande assente nel nuovo progetto tecnico di Petkovic, uno dei pochi giocatori in possesso del guizzo necessario a far ripartire un reparto offensivo che ancora non ingrana. Serve ancora la sua classe, insomma. E così si è già iniziato a parlare di prospettiva. La società ha manifestato la propria disponibilità a rinnovare l’accordo con un giocatore che l’8 gennaio avrà 34 anni, un po’ per esigenze tecniche ma anche per una questione morale. E Mauri ha fatto capire a chiare lettere di essere disposto ad un sacrificio economico pur di restare, quasi a saldare un debito di riconoscenza con il club che non lo ha mai lasciato solo nella tormenta anche se rischiava la penalizzazione in classifica. La proposta, per ora solo sussurrata a Formello, è quella di un biennale a cifre ridotte rispetto al milione a stagione che Mauri percepisce fino giugno prossimo, l’idea è quella di chiudere la carriera con il biancoceleste. E questo, ovviamente, dopo aver frenato gli entusiasmi dei club di Stati Uniti e Russia che si sono fatti vivi con offerte piuttosto remunerative. La Lazio prima di tutto, Mauri è stato esplicito: «Confido nel Tnas per una decisione rapida, che finalmente possa permettermi di tornare in campo a guidare i miei compagni e la mia Lazio», si legge sul sui sito. È infatti lo stesso capitano che ha subordinato qualsiasi discussione nel merito del contratto alla sua vicenda giudiziaria, gli avvocati che lo seguono nelle aule di tribunale sono gli stessi che, a tempo debito, si occuperanno del suo contratto. Si va di pari passo.

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