Murgia, elogio alla perseveranza: da 'sparring partner' ad asso nella manica - FOTO - Lazio News 24
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Murgia, elogio alla perseveranza: da ‘sparring partner’ ad asso nella manica – FOTO

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Un anno di Alessandro Murgia. Il 23 Ottobre 2016, il giovane centrocampista siglava la sua prima rete in biancoceleste

Chissà con quale maglia correrebbe sul campo Alessandro Murgia se in panchina non ci fosse Inzaghi. La vicenda Bielsa, la partenza di Candreva: la scorsa estate tutto ha tramato affinchè il progetto Lazio diventasse una vera e propria scommessa. Ma a Formello è arrivata una ventata di freschezza e gioventù, il mister e il suo pupillo sono cresciuti insieme con coraggio e determinazione. Come una favola, una di quelle che solo il calcio può regalare. Allevato nella Primavera, sotto la guida di Bollini prima e Simone poi, vince e convince conquistando due Coppe Italia e una Supercoppa. Non lascerà mai Roma. Anzi, qui continuerà a crescere, grazie al suo atteggiamento serio e responsabile. Un tipo apparentemente pacato ma con personalità da vendere.

AURONZO – Poi la possibilità. La telefonata che nessuno si aspetta. Le valigie da rifare. Destinazione? Auronzo. Il mister vuole vuole di puntare su di lui. La panchina biancoceleste è un rebus, lo spogliatoio è diviso dalla questione Keita, il mercato pretende un vice Candreva, l’ambiente è destabilizzato. Ma ad Inzaghi non importa. Lui coglie ogni giorno come un’occasione per dimostrare le sue doti, riga dritto verso l’obiettivo e, nel caos generale, fa del giovane talento un’ancora per la squadra. Lo coccola, lo conosce da tempo, in fondo lo ha cresciuto come farebbe un padre coi propri figli. Lui ricambia le pacche sulla spalla a suon di belle giocate. C’è fiducia. A tal punto da decidere di bloccare la possibile cessione ed affidargli un posto tra i grandi.

GOL – Poi l’esordio col Pescara. L’emozione dei riflettori dell’Olimpico, la voce della Nord, l’affetto dei tifosi che lo accompagnano fino al primo gol in biancoceleste: quel duello aereo vinto con Hart. La palla in fondo al sacco e il cuore in festa. Nessuno avrebbe mai immaginato che quella rete sarebbe stata la scintilla di qualcosa di più grande. Di un’impresa grande come la Supercoppa. Ad un anno di distanza da quel battesimo, la Lazio lo ricorda così tramite il profilo Twitter:

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