ESCLUSIVA - Emanuele Salvati, la musica e la Lazio. E quel ricordo per Aldo Donati - FOTO
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ESCLUSIVA – Emanuele Salvati, la musica e la Lazio. E quel ricordo per Aldo Donati – FOTO

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ESCLUSIVA, Emanuele Salvati cantautore e musicista con una grande fede laziale si è raccontato ai nostri microfoni

La passione per la Lazio trasmessa dal papà, le domeniche allo stadio con la famiglia, i colori biancocelesti nel cuore. Non solo, la musica e la voglia di unire insieme le sue due più grandi passioni. Emanuele Salvati, musicista, cantautore e tifosissimo della Lazio si è raccontato ai nostri microfoni.

LAZIO – «La passione per la Lazio è nata grazie a mio padre che mi portava allo stadio sin da quando ero bambino. Ricordo ancora le prime partite in cui vedevo giocare Signori, Casiraghi, e mi innamorai subito della Lazio. Addirittura ricordo quando ero piccolino Gascoigne, ricordo le magie e la sua pazzia fuori dal campo. Questa passione l’ho coltivata sin da piccolo e ancora adesso sono un grande appassionato di Lazio». 

RICORDI «Il ricordo più bello? Quando da bambino, nel 2000 la Lazio vinse lo scudetto ed ero allo stadio. Andammo via e sentimmo il finale radiofonico, diventato famoso di Cucchi, in macchina, meraviglioso, abbiamo festeggiato qui a Latina insieme a tutti i tifosi laziali del territorio».

MUSICA«Ho iniziato da bambino, circa all’età di 10 anni suonavo il pianoforte, mi sono diplomato allo IED, questa passione non è mai finita, a 14 anni scrivevo musica e da lì ho continuato, fino a quando questa passione si è tramutata in dischi. Ho fatto un disco con il mio gruppo Senso Unico, “Tra gioia e dolore”, il primo disco.  Ora è uscito un nuovo disco con Romuolo Intini, un poeta di Sermoneta, lui mi ha dato delle poesie e io le ho trasformate in musica, ecco perché il nuovo disco si intitola “Tra musica e poesia”, sono tutti testi che ho riadattato in musica, la numero 6 è completamente mia».

ALDO DONATI«L’idea di reinterpretare una canzone della Lazio è nata quando è morto Aldo Donati, a maggio, fui molto dispiaciuto alla notizia della sua scomparsa e ho reinterpretato “Quanto è bello esse laziali” scrivendola in chiave moderna. L’ho messa su Youtube e ho colto che alla gente piaceva, ho voluto intraprendere questa sfida.
Ad oggi voglio iniziare una nuova sfida, voglio scrivere una canzone inedita sulla Lazio.
Non voglio occuparmi di qualche giocatore in particolare, loro vanno e vengono, ma i simboli della Lazio restano».

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