Diritti tv, abolito il 4% alle altre federazioni: la Federcalcio porta a casa 120 milioni

Cambiamenti nella ripartizione dei diritti televisivi nel mondo dello sport. Come riporta il Corriere dello Sport oggi in edicola, secondo un emendamento al decreto fiscale legato alla finanziaria, approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, è stato rimosso l’articolo della Legge Melandri 2008 che prevedeva di destinare il 4% delle risorse derivate dalla vendita dei diritti tv alle altre federazioni, incluse basket e pallavolo.

In termini strettamente pratici è stata eliminata la “Fondazione per la mutualità generale negli sport professionistici a squadre”, ciò significa che il contributo salirà dal 6 al 10%, e che verrà girato interamente alla Federcalcio. Degli 1,2 miliardi di introiti complessivi ben 120 milioni verranno gestiti dalla FIGC e così ripartiti: 6% alla Serie B, 2% alla Lega Pro, l’1% alla LND. Il restante 1% resterà nelle mani della Federcalcio, cui in precedenza non spettava nulla.

Sempre stando a quanto si apprende nella nota del decreto, le risorse verranno destinate “allo sviluppo dei settori giovanili” delle società, alla “formazione e utilizzo” di calciatori convocabili per le nazionali, maschili e femminili, e anche per gli investimenti per gli impianti sportivi, per lo sviluppo dei Centri federali territoriali e delle attività giovanili Figc.