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Calciomercato Lazio, i nuovi parametri della Figc costringono i biancocelesti a fare una cosa: Lotito non ha altre soluzioni

Calciomercato Lazio, Lotito con le spalle al muro dopo i nuovi parametri della Figc. Servono assolutamente delle plusvalenze. I dettagli
Il tema più caldo attorno al calciomercato della Lazio non riguarda soltanto nomi, trattative o possibili arrivi: è la questione economico-finanziaria a determinare in larga parte le mosse del club. La decisione ufficializzata ieri dalla FIGC complica ulteriormente uno scenario già delicato. La Federazione ha infatti stabilito l’abbassamento dell’indice di sostenibilità — il rapporto tra ricavi e costo del lavoro allargato — dall’attuale 0,8 allo 0,7, in linea con i parametri imposti dalla UEFA. Una modifica significativa, che riduce il margine operativo delle società e che per la Lazio rischia di pesare come un macigno.
Se da un lato la nuova norma prevede l’esclusione dal computo dei costi relativi ai calciatori italiani Under 23, questo dettaglio, come sottolinea La Repubblica, offre ben poco sollievo alla società biancoceleste. A Formello, infatti, non esiste una base numerica sufficiente di giovani italiani da poter incidere realmente sul calcolo dei costi. Di conseguenza, il vantaggio teorico della norma non si traduce in un beneficio pratico significativo.
Per garantire libertà operativa nel prossimo calciomercato della Lazio, la società dovrà intervenire in modo deciso entro una data chiave: il 31 marzo. Senza aumenti di capitale da parte della proprietà, l’unica strada percorribile sarà quella delle plusvalenze. E non si parla di cifre marginali: serviranno circa 65 milioni di euro per rientrare nei nuovi parametri e presentarsi all’estate con un mercato sbloccato. È una cifra imponente, che inevitabilmente apre scenari delicati sulle possibili cessioni eccellenti.
La scelta, dunque, sarà tra due percorsi: generare importanti plusvalenze tramite la vendita di giocatori appetibili, oppure operare rigorosamente a saldo zero. In quest’ultimo caso, però, ci sarebbe un limite evidente: la Lazio non potrebbe procedere a rinnovi contrattuali con aumenti di stipendio, una situazione che renderebbe più complesso anche il mantenimento di alcuni giocatori chiave.
Per operare a saldo zero, la condizione necessaria è non peggiorare l’indicatore finanziario del 30 settembre. Sarà la Commissione di controllo a ufficializzare tale dato nel mese di dicembre, elemento che rappresenterà il vero spartiacque per le strategie sportive e amministrative dei biancocelesti. Da quella valutazione dipenderà la libertà d’azione della società nel breve periodo.
Nel frattempo, il calciomercato della Lazio resta in sospeso tra ambizioni sportive e vincoli economici sempre più rigidi. Sarà una corsa contro il tempo, fatta di calcoli, decisioni difficili e strategie che dovranno tenere insieme sostenibilità e competitività. In un mercato sempre più aggressivo, la Lazio dovrà trovare un equilibrio per non rimanere indietro.
