2014
Braafheid, la sua rinascita con la Lazio
Edson Braafheid è tornato a dimostrare il suo valore. Come scrive il Corriere dello sport, il difensore ha passato anni difficili, s’era perso in Germania, dopo un inizio difficile a Monaco e il fallimento vissuto con l’Hoffenheim. Era arrivato all’apice della carriera, si trovò catapultato in un incubo. “Ciò che non ti uccide ti rende più forte, in estate tornerò a giocare a calcio“, è stata la frase che ha pronunciato quando si è rialzato.
LA STORIA – Prima di sbarcare in Germania era diventato uno dei migliori terzini dell’Olanda, correva l’anno 2009. Van Gaal lo volle al Bayern, ma l’esperienza iniziò male e Braafheid fu ceduto in prestito al Celtic Glasgow. Il tempo passava, i pensieri lo opprimevano: “Sono diventato sempre più frustrato. Nella mia testa ero molto inquieto, la tensione colpiva il resto del corpo. A casa non ero più lo stesso“, raccontò nell’ottobre 2012 l’olandese nel suo Paese. Braafheid soffriva, non si riconosceva, s’era davvero perso, era depresso. I figli lo chiamavano, lui non riusciva ad essere il padre di una volta, presente e premuroso. “Ero diventato apatico“, aggiunse Edson nella confessione rilasciata al portale mijnvoetbaltalent.nl. Tornava a casa, si metteva sul divano, guardava la televisione, andava a letto tardi e dormiva male. “Sentivo rabbia soprattutto verso me stesso, ero entrato in un circolo vizioso“, diceva. Dall’incubo ne è uscito scuotendosi, ritrovandosi, credendoci, giocando col Twente per una stagione (2012-13). Ci è riuscito soprattutto liberandosi dell’Hoffenheim (il suo contratto è scaduto in estate). La Lazio ha fatto il resto. “Mi sono sempre comportato professionalmente, il mondo del calcio è difficile” – esclamava nella stessa intervista-racconto – “Sono sempre stato un po’ ingenuo, nell’Hoffenheim ogni giocatore pensava a se stesso. In principio volevo solo aiutare gli altri. Ho capito che nella vita o mangi o sei mangiato“. Adesso, a 31 anni, Edson Braafheid ha colta al volo l’opportunita datagli da Tare. Ha convinto anche Pioli, ha strappato fiducia e ha sfruttato l’assenza di Radu per esordire in A contro il Cesena. Braafheid sostituirà il romeno anche nelle prossime partite, almeno sino alla prossima sosta. A sinistra, in passato, non c’era un sostituto degno del romeno, oggi sì. Braafheid è partito forte e non ha intenzione di fermarsi, “camminando col petto in fuori” suo motto oltre le difficoltà.