2014
Borghi: “Lazio, l’arma in più? Uno spirito nuovo. Contro il Genoa la partita si decide sulle fasce”
Conosciuto soprattutto per le sue telecronache dei match del campionato argentino, Stefano Borghi è oggi una delle voci di Fox Sports, emittente per cui commenta le partite dei maggiori campionati europei. Lazio Style Radio lo ha intervistato per conoscere le sue opinioni sulla Lazio visto fino ad ora, cercando di capire dove può arrivare la squadra di Pioli.
Lazio convincente contro il Cesena?
“Credo fosse importante vincere, mi sembra sia funzionato tutto bene. Ci sono stati 3 gol di ottima fattura. Certo è un po’ presto per dare giudizi, ma vincere è il miglior modo possibile per muovere i primi passi”
Il ritorno dei tifosi può essere determinante?
“Io mi auguro che l’affluenza dei tifosi possa essere sempre in crescita, non solo per quanto riguarda l’Olimpico, ma un po’ in generale. I dati attuali sono poco incoraggianti, anche nelle grandi piazze. In casa Lazio la situazione è particolare, è necessario fare in modo che la gente torni lo stadio. Io per lavoro frequento gli stadi esteri, e anche nelle partite di bassa classifica gli stadi sono strapieni. La gente va allo stadio per divertirsi guardando una partita… In Italia ci sono troppe difficoltà, anche a livello burocratico”.
Esordio positivo per Gentiletti?
“E’ un giocatore che ha l’espediente per poter stare in A, valutiamolo sul periodo più lungo, deve adattarsi ed entrare nelle dinamiche di Pioli, ma partire bene è sempre importante”
Braafheid?
“E’ un ragazzo che ha tanti stimoli, una scoperta, un’operazione un po’ a sorpresa. Sento tanti discorsi sulla necessità di lanciare i giovani, però anche sulle alternative si va all’estero. Una consuetudine tutta italiana”
Genoa bestia nera della Lazio…
“Devo confessare di essere sorpreso dall’avvio di stagione del Genoa, avevo seguito il loro pre-campionato e non mi avevano entusiasmato, mi sembravano un cantiere aperto. Invece hanno fatto un buon avvio, ci sono giocatori che stanno sorprendendo come Edenilson. Poi lì davanti hanno Matri e Pinilla, promesse come Lestienne. Certo, ci sono ancora alcune incognite, ma è una squadra con valori tecnici significativi. Bisognerà stare molto attenti”
Quale sarà la maggiore insidia contro i rossoblù?
“Genoa sarà un banco di prova. Le insidie? La loro buona circolazione di palla, la loro abilità sulle fasce. Hanno ali da tridente pure, hanno freschezza. Anche l’assenza di Radu potrebbe pesare, nonostante la buona prova di Braafheid. I duelli sulle fasce potrebbero essere la chiave del match”.
Che idea hai di Pioli?
“Pioli è un allenatore molto attento, in passato ha sempre fatto bene. Conosco la sua statura professionale, ha il polso della situazione e saprà come far rendere la propria rosa”.
Lazio con tante alternative?
“Non possiamo ancora dirlo, e soprattutto è inutile stabilire obiettivi scorsi. il minimo è tornare in Europa, bisogna capire che tipo di campionato sarà. Juve e Roma partono favorite, ma il resto è ancora un po’ nebuloso, ad esempio non so dove collocare il Milan. La Lazio non ha le coppe e potrà gestire al meglio tutti, ma è meglio non fissare obiettivi, altrimenti si rischia di creare pressione. Per l’Europa sarà una corsa affollata, le squadre che hanno fatto bene la scorsa stagione possono ancora dare fastidio. iocare solo per la Coppa Italia sarebbe deludente”.
Marchetti, un caso strano…
“Il valore di Marchetti è conosciuto, faccio fatica a credere alla versione dei problemi fisici. Non gioca da tanto, ci sono visioni differenti, per il bene di tutti sarebbe bene fare chiarezza. Se Marchetti deve riconquistarsi il posto deve essere chiaro, se si tratta di un problema fisico bisogna dire a chiare lettere qual è. Ci sta che un portiere passi una fase di appannamento, quando riprenderà la titolarità vedremo”.
Quale può essere l’arma in più di questa squadra?
“Uno spirito nuovo rispetto alla scorsa stagione, i singoli possono risolvere una partita, ma gli obiettivi si raggiungono con lo spirito di gruppo. Lo spogliatoio è un fattore determinante. Pioli e i suoi ragazzi devono dimostrare una nuova pelle. Spero si consacri Keita, ma la Lazio deve dimostrare di essere convinta della propria forza e mostrare di avere fame”