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PRIMAVERA – Come “sei” bella Lazio! Ora il secondo posto non è più così lontano…

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Precisamente la sesta consecutiva. I biancocelesti strapazzano il fanalino di coda Avellino e continuano la loro rimonta.
Non nascondeva molte insidie questa trasferta, ma Inzaghi ha dovuto far fronte a diversi problemi di formazioni. Oltre a Murgia e Calì squalificati, non sono partiti per la Campania Rossi e Quaglia infortunati. Il tecnico piacentino quindi, affida le chiavi del centrocampo al fuoriquota Verkaj, arretra Manoni sulla linea dei difensori, spostando Dovidio al centro e rilancia dall’inizio Bezziccheri ed Ennali.

PRIMO TEMPO – Parte subito forte la Lazio che dopo 120 secondi passa in vantaggio con Palombi, bravo a depositare in rete un gran cross di Folorunsho, ma la bandierina dell’assistente Maiorano si alza. Urlo strozzato in gol per il bomber.
E’ un monologo biancoceleste, l’Avellino non riesce mai a rendersi pericolosa, anzi al 20’ rischia di andare sotto, ci pensa il palo a negare la gioia del gol a capitan Mattia, che sugli sviluppi di calcio d’angolo, non riesce ad insaccare in rete.
Colleziona occasioni la Lazio che ha in mano il pallino del gioco, ma non riesce a trovare la via del gol. Dopo diverse occasioni di Palombi e Folorunsho, arriva la risposta dei padroni di casa: Yllian riparte in contropiede e si presenta tutto solo davanti a Matosevic che evita la più classica delle beffe, salvando la sua squadra con un intervento miracoloso.
A quattro minuti dal termine della prima frazione arriva il vantaggio della Lazio, siglato tanto per cambiare da Simone Palombi. Il numero 7 sfrutta un assist d’esterno di Manoni e tutto solo davanti a Bentivogli non sbaglia. Quattordici reti in campionato per il bomber biancoceleste.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre subito con un cambio: Inzaghi toglie Dovidio ancora alle prese con problemi fisici ed inserisce Petro, il più giovane del gruppo (classe 99). Continua il forcing della Lazio, ci provano Rokavec e Manoni, ma Bentivogli se la cava bene in entrambe le occasioni. Al minuto 54’ ancora un palo, questa volta è Verkaj ad andare vicino al gol sugli sviluppi di un angolo battuto da Rokavec, la sfera però tocca il palo e viene riconquistata dai padroni di casa. Capitolini non certo fortunati!
La gioia per il raddoppio è soltanto rimandata. Dalla bandierina Verkaj pesca Manoni che dopo una deviazione avversaria, firma il 2-0 con un colpo di testa. Lazio finalmente a distanza di sicurezza.
Dopo il raddoppio subito un pericolo per la porta di Matosevic. Proprio lo stesso estremo difensore, su retropassaggio di Petro, viene tradito dal terreno di gioco e svirgola clamorosamente il pallone che termina sul palo.
Al 74’ Simone Palombi decide che è il momento di mandare i titoli di coda sul match. Il bomber di Tivoli sfrutta alla perfezione il rinvio di Matosevic, semina i due centrali e chiude il match con 15 minuti di anticipo. Nel finale Inzaghi concede un po’ di riposo a Folorunsho, sostituito da Antonucci, ma la partita non regala altre emozioni.
La Lazio sfrutta i passi falsi di Frosinone ed Empoli per blindare il terzo posto e soprattutto riceve un regalo dalla Roma che ferma il Palermo distante ora soltanto quattro punti. La rimonta biancoceleste non è ancora terminata…

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