PAGELLE Torino Lazio: è il replay di Cagliari, decide Caicedo al 98' VOTI
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PAGELLE Torino Lazio: è il replay di Cagliari, decide Caicedo al 98′ VOTI

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I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 6^ giornata di Serie A 2020/21: le pagelle di Torino-Lazio

REINA – Reduce da due ottime prestazioni con Bologna e Bruges, non può nulla sul gol di Bremer, compie un’ottima parata su Linetty, non riesce a respingere il pessimo rigore di Belotti. Prende tre gol, ma è incolpevole. VOTO 6

LUIZ FELIPE – Torna dal 1’ dopo Lazio-BVB, mura due volte la conclusione di Belotti ma rischia in area di rigore su Verdi. Cresce nella ripresa, è molto attento in marcatura. VOTO 6

HOEDT – Vince diversi duelli di testa e imposta in modo pulito. Bene in tackle, molto concentrato fino all’88’, in fase difensiva è il migliore del match. Prende un giallo per un errore di un direttore di gara non all’altezza. Nel finale commette un’ingenuità colossale che rovina una gara ampiamente sufficiente. VOTO 5

ACERBI – Gioca ovunque, oggi da terzo di sinistra della retroguardia. Sbaglia sul gol di Bremer, perdendo l’uomo, in fase offensiva si sgancia spesso e mette in mezzo cross molto pericolosi, correndo per tre. VOTO 6

PATRIC – Schierato nell’inedito ruolo di quinto di destra, ci mette tanta grinta e fornisce un pregevole assist per il gol di Pereira, ma al 20’ si mangia un gol da due metri. Confusionario in alcune giocate, tutto sommato propositivo. VOTO 6

MILINKOVIC – Gioca sul centro-sinistra, inizia con qualità e correndo tantissimo, ha un’eleganza sconosciuta agli altri 19 calciatori di movimento sul rettangolo verde, ma non può fare sempre tutto da solo. Prende il pennello e mette dentro la punizione del 2-2. Nel finale si addormenta un po’. VOTO 7

PAROLO – Gioca in cabina di regia complice la panchina di Leiva e Cataldi, va spesso fuori tempo ed è lentissimo nello smistare palloni. VOTO 5 – dal 45’ LEIVA – Porta grande dinamismo in mezzo al campo, riesce in diversi anticipi e mostra una buona forma fisica. Molto vivace. VOTO 6,5

ANDREAS PEREIRA – Ha l’arduo compito di fare le veci di Luis Alberto ed alzarsi sulla trequarti in fase offensiva, segna un gran bel gol e causa il rigore (a dir poco generoso) di Belotti, poi prende un giallo evitabile. Calciatore palesemente acerbo ma anche molto tecnico. Esce perché ammonito, avrebbe potuto giocare anche di più. VOTO 6,5dal 45’ AKPA AKPRO – Entra molto bene in gara, sradicando diversi palloni agli avversari e proponendosi con costanza in attacco, Vojvoda salva sulla linea il pallone scagliato in area piccola dal suo destro. Impatto sulla partita positivo, di un giocatore vero. Da Lazio. VOTO 6,5

FARES – Timido, impacciato, non indovina mezza giocata, costringendo Acerbi a fare il quinto. Deludente in ogni frangente, irritante. VOTO 4,5 – dall’80’ CATALDI – Come sempre fatto da quando indossa la maglia della Lazio entra in campo col cuore e riempie di qualità i pochissimi minuti che gli vengono concessi. Batte la punizione da cui scaturisce il gol di Caicedo. VOTO 7

CORREA – Primo tempo completamente impalpabile, tocca tre o quattro palloni senza incidere. Si guadagna con scaltrezza la punizione del 2-2. Fa fatica a trovar feeling con Muriqi, cresce con l’ingresso di Immobile. VOTO 5,5 – dal 72’ CAICEDO – Da quando è arrivato Muriqi ed è stato superato nelle gerarchie sembra aver staccato la spina. Come a Briges l’atteggiamento è inadeguato. Cammina e va con sufficienza su tutti i palloni. Tranne sull’ultimo, che trasforma un cinque in un 7, come a Cagliari lo scorso anno. VOTO 7

MURIQI – Prima da titolare per il kosovaro, da unica punta. Solo una buona giocata, in occasione del gol di Pereira. Macchinoso e poco cattivo, continua a non fare ciò che dovrebbe fare un attaccante, cioè tirare in porta. VOTO 5 – dal 55’ IMMOBILE – Non è al massimo e si vede, protesta in modo vibrante per un possibile rigore e duetta con Correa. Becca il giallo, poi con freddezza segna l’ennesimo calcio di rigore pesante. Una certezza assoluta. VOTO 7

SIMONE INZAGHI – Schiera un 11 sperimentale privo dell’asse del club Leiva-Luis Alberto-Immobile. Squadra svogliata, lenta e prevedibile, l’impressione è che la testa sia già alla Champions, come già accaduto a Marassi con la Samp. Molti giocatori fuori condizione, ma il cuore della Lazio è immenso. VOTO 6,5

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