Pagelle Lazio Milan: Correa è Harry Potter, fermate Lazzari. Immobile sale in extremis
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Pagelle Lazio Milan: Correa è Harry Potter, fermate Lazzari. Immobile sale in extremis

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I voti e i giudizi ai protagonisti del match valido per la 33esima giornata di campionato tra Lazio e Milan: le pagelle

Le pagelle dei protagonisti del match tra Lazio e Milan, valido per la 33esima giornata del campionato di Serie A 2020-2021.

Reina 6.5 – Non spicca per interventi decisivi e trascendentali, ma dopo la brutta prestazione contro il Napoli dà quantomeno l’impressione di essere ancora affidabile e attento tra i pali.

Marusic 5.5 – In ritardo sulla grande occasione di Calhanoglu, lascia una voragine sulla parte destra dell’area di rigore. Il turco non è abbastanza freddo e calcia debolmente dopo aver perso un tempo di gioco, per fortuna dei biancocelesti. Piccolo passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, ma niente di così preoccupante.

Acerbi 6 – La percussione centrale di Theo Hernandez lo costringe a un fallo necessario ma doloroso. Orsato lo ammonisce, il centrale salterà il match contro il Genoa. Tiene a bada Mandzukic, che non è per niente un cliente agevole.

Radu 6 – Spesso capita di vederlo dar manforte all’esterno sinistro di turno, nella sfida contro il Milan limita notevolmente le sortite offensive preferendo dedicare maggiori attenzioni in copertura su Saelemakers.

Lazzari 7 – Dalle sue parti agisce Theo Hernandez, probabilmente il terzino sinistro più forte del campionato, l’esterno di Inzaghi non ha paura e non rinuncia minimamente alle solite discese. Fa ammonire Kessie dopo pochi minuti, trova anche la via del gol, annullato per questione di millimetri in posizione di fuorigioco.

Milinkovic 6.5 – A volte un po’ troppo narcisista nelle giocate di fino (che spesso e volentieri riescono), è ormai un centrocampista totale. Stupisce la capacità di ripulire palloni che sembrano troppo sporchi per essere giocabili: trasforma le pietre in fiori.

Leiva 6.5 – Dopo una serie di prestazioni un po’ in ombra, Leiva fa vedere i muscoli al centrocampo altrettanto muscolare del Milan. Quando è in forma è tutta un’altra musica, e le due mezzali hanno meno compiti difensivi, avendo licenza di attaccare in maniera più spensierata. Recupera una quantità industriale di palloni (88′ Cataldi s.v.).

Luis Alberto 6.5 – Primo tempo di qualità e attenzione, ma senza troppi acuti. Inzaghi ha la fortuna di avere due mezzali fortissime: in assenza degli spunti del Mago, ci pensa il Sergente a dispensare giocate illuminanti. Nel secondo tempo manda in porta Immobile, che poi colpisce il palo con un tocco magico in profondità (88′ Akpa Akpro s.v.).

Lulic 6 – Gara attenta, senza disdegnare un paio di discese che mettono in difficoltà Calabria. Appare ben più in condizione rispetto alle prestazioni più recenti. Inzaghi può contare sul capitano, se dovesse continuare a impiegare Marusic da terzo centrale di destra (67′ Fares 5.5 – Non un grande ingresso per l’algerino, messo in difficoltà da Dalot).

Correa 8 – Questa sera è lui a vestire i panni di Harry Potter. La doppietta è un misto di qualità e potenza. In occasione del primo gol sfrutta l’assist in profondità di Immobile ed è glaciale nel saltare Donnarumma; nel secondo, chiedere a Tomori. L’argentino ubriaca il difensore del Milan prima di scaraventare il pallone in porta calciando sul primo palo. (76′ Pereira s.v.)

Immobile 7 – Pronti via, assist perfetto in profondità per Correa che porta in vantaggio la Lazio. Qualche minuto e ha la palla del 2-0, ma è stranamente impacciato e lento prima di calciare, trovando la risposta di Donnarumma. Si impegna e lotta come al solito, rinunciando di conseguenza a un pizzico di qualità nei suggerimenti ai compagni. Colpisce un palo che grida vendetta con un gran pallonetto, ma qualche minuto dopo fulmina il portiere del Milan firmando il tris. (88′ Muriqi s.v.)

All. Inzaghi 7.5 – Il condottiero è tornato dopo l’assenza forzata causa Covid. Formazione tipo per la sua creatura, prova maiuscola dopo il crollo di Napoli. Mette in crisi la difesa del Milan dando precisi ordini a Correa di attaccare la profondità. Rinuncia ai consueti cambi intorno al 60esimo, fiducia totale nei suoi. I punti sono 61, la corsa Champions è ancora aperta e c’è ancora la sfida contro il Torino.

 

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