I legali degli 11 tifosi della Lazio rispondono a Nicchi: «Le sue parole destano stupore...» - Lazio News 24
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I legali degli 11 tifosi della Lazio rispondono a Nicchi: «Le sue parole destano stupore…»

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Marcello Nicchi ha espresso disappunto nei confronti dello scontro – che si risolverà il tribunale – tra alcuni tifosi della Lazio e due arbitri. Ora arriva la risposta dei legali…

Le parole del presidente dell’AIA Marcello Nicchi, che ha espresso quest’oggi tutto il suo disappunto sull’azione legale intrapresa da alcuni tifosi biancocelesti nei confronti di due arbitri, non sono state prive di conseguenze. Puntuale, dunque, è arrivata la risposta dei legali del gruppo di sostenitori in questione. Ecco l’intero comunicato: «Le parole del sig. Nicchi destano autentico stupore. Il capo degli arbitri ritiene che sia “gravissimo” che un direttore di gara sia chiamato a rispondere del proprio operato davanti alla giustizia ordinaria: può dunque spiegarci per quale motivo avvocati, commercialisti, medici, notai, possono essere e sono spesso chiamati in Tribunale a rispondere dei loro gravi errori, mentre chiedere lo stesso ad un arbitro sarebbe “gravissimo”? Può spiegarci il capo degli arbitri come mai mostra così scarsa fiducia negli organi della Giustizia ordinaria, ossia nella capacità del Giudice di valutare la fondatezza o meno dell’azione proposta?

E ancora: lo sa il sig. Nicchi che gli arbitri Giacomelli e Di Bello non hanno nemmeno riscontrato la richiesta di definire la vicenda fuori dal Tribunale loro rivolta dai legali difensori dei tifosi della Lazio e che la convocazione dinanzi al Giudice di Pace è stata la inevitabile conseguenza di tale rifiuto? Sarebbe certamente più utile per il calcio se, anziché dubitare della qualità della Giustizia ordinaria, il sig. Nicchi si occupasse della qualità del sistema arbitrale italiano, ivi inclusa la capacità dell’AIA di intervenire in modo efficace nei confronti degli arbitri che commettono errori ingiustificabili: se ciò fosse avvenuto con i signori Giacomelli e Di Bello probabilmente non ci sarebbe stata nessuna causa e certamente non sarebbe stata data a detti arbitri la facoltà di perseverare nei loro gravi errori, come accaduto con l’incredibile nuovo errore di Giacomelli nel recente Genoa-SPAL».

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