'Lazio nelle scuole': Parolo e Durmisi presenti all'Istituto Comprensivo Nino Rota - FOTO & VIDEO
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‘Lazio nelle scuole’: Parolo e Durmisi presenti all’Istituto Comprensivo Nino Rota – FOTO & VIDEO

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Nuovo appuntamento con Lazio nelle scuole: Parolo e Durmisi in visita all’Istituto Comprensivo Nino Rota

AGGIORNAMENTO 11:45 – Successivamente ha parlato alla radio ufficiale anche Riza DurmisiOggi è stato emozionante stare con i bambini e aiutarli con i nostri consigli. Forse non parlo benissimo italiano ma ci provo e vedere i bambini felici è una cosa bellissima. I bambini sono il futuro ed è importante che siano felici. L’importante è aiutare la squadra, queste ultime partite sono importanti per raggiungere il nostro obiettivo, cioè il piazzamento in Champions. Rispetto sempre le decisioni del mister, sia se gioco che se non gioco. Il nostro obiettivo è la Champions e vogliamo raggiungerloContro l’Inter sarà una partita difficile, ma noi siamo una buona squadra e quando giochiamo tutti uniti possiamo competere con tutti. Se giochiamo come sappiamo, per l’Inter sarà difficile.Contro l’Inter sarà una partita difficile, ma noi siamo una buona squadra e quando giochiamo tutti uniti possiamo competere con tutti. Se giochiamo come sappiamo, per l’Inter sarà difficile».

AGGIORNAMENTO ORE 11:30 – Marco Parolo al termine dell’evento è stato intervistato da Lazio Style Channel: «Stiamo bene e lo abbiamo dimostrato in campo. Il gruppo è tornato e siamo pronti per puntare il nostro obiettivo, la Champions League. Abbiamo recuperato quasi tutti gli infortunati. Siamo pronti per affrontare l’Inter e per puntare il nostro traguardo. Le condizioni fisiche di alcuni non erano ottimali ultimamente. Nel girone di andata abbiamo fatto bene anche se i risultati non sono arrivati sempre, nonostante le buone prestazioni. Questo aspetto ha influito negativamente ma noi dobbiamo farci trovare sempre pronti. Idolo per i bambini? Spero di essere un esempio per loro perché gli incontri con i bambini sono sempre i migliori.Gli insegnanti hanno fatto un bel percorso, con questi bambini. Quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto incontrare i calciatori per farmi dare dei consigli. Quelle di oggi sono domande che mi farà un giorno anche mio figlio e quindi sono già preparato».

AGGIORNAMENTO ORE 11.00 – Terminano le domande dei bambini. L’appuntamento con la Lazio nelle scuole sta per terminare. E’ il momento delle foto, degli autografi e dei saluti.

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Prende per primo la parola Maurizio Manzini, che si presenta così ai bambini: «Veniamo a scuola sempre molto volentieri. Da voi apprendiamo l’allegria, la voglia di giocare e divertirvi, ma anche di studiare in vista di un futuro. Nella vita bisogna sempre combattere con determinazione per emergere». Il microfono poi passa in mano ad Arturo Diaconale: «L’Aquila è il simbolo della Lazio. Vi racconto la storia. Quando si decise di costruire Roma, i romani aspettavano dei segni. Guardò nel cielo e vide volare un’aquila. Da allora è il simbolo della Lazio. Ne dovete essere molto fieri, è il racconto delle vostre origini. Ai bambini romanisti? È anche un po’ il vostro simbolo. Voi avete il lupetto ma l’aquila vola sopra. Come nasce il progetto ” Lazio nelle scuole “? La società manda dei giocatori ad insegnare che per giocare a calcio serve lealtà e correttezza. Iniziativa della Regione Lazio per combattere il bullismo. Noi sulla scia della tradizione di questo club, abbiamo aderito al progetto. Siamo qui da voi anche per spiegare che non si devono compiere atti di bullismo. Il bullismo è vigliaccheria. Voi bambini dovete soltanto volervi bene». Prime domande anche per i giocatori, spazio a Riza Durmisi: «Il calcio trasmette emozioni uniche, sentimenti che non si possono descrivere. Problema razzismo? Una volta è successo un episodio in Nazionale nei confronti di Pione Sisto. Mi sento male perchè tutti siamo persone differenti e ognuno di noi va rispettato. Dobbiamo affrontare questo discorso, ma penso che stiamo migliorando». E’ la volta di Marco Parolo: «Quando si parla di sport, è sbagliato pensare solo a calcio. Quando non scendo in campo, a me piace vedere tutti gli sport, tranne proprio il calcio. Dobbiamo cercare di provarli tutti, soprattutto quando si è bambini. Se piace qualcos’altro, bisogna provare. Accettare una sconfitta? Quando si perde non è mai facile, però si impara. Quando gioco con mio figlio non sa perdere. Quando inizi a perdere un po’ più spesso inizi a pensare e a migliorarti, a vedere se poi vinci. Dopo tante sconfitte, ci saranno tante vittorie. Scorrettezze in campo? Forse spesso è l’adrenalina. L’importante è chiedere scusa. Sono più le partite dove non succede niente che quelle in cui succede qualcosa di brutto. Bisogna cercare di non ripeterlo più. Come abbattere le diversità? Tramite lo sport, facendo vedere che siamo tutti uniti, che ci aiutiamo. Se qualcuno è in difficoltà, bisogna metterlo a proprio agio. Beneficenza? Ogni calciatore ne fa. Il tutto avviene in maniera anonima, non è bello pubblicizzarlo».

AGGIORNAMENTO ORE 10.00 – La Lazio è arrivata all’istituto. Marco Parolo e Riza Durmisi sono accompagnati da Arturo Diaconale e Maurizio Manzini, oltre che dall’immancabile aquila Olympia.

Torna il progetto ‘Lazio nelle scuole’: Parolo e Durmisi, accompagnati dall’aquila Olympia, fanno visita ai bambini dell’Istituto Comprensivo Nino Rota, situato in via Domenico Lupatelli, 1. Questo il comunicato, pubblicato sul sito ufficiale della Lazio, che dà i dettagli dell’iniziativa: «’Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport’. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra e di Olympia, simbolo della società biancoceleste. Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni».

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