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Signorelli (CalcioAtalanta.it): «Lazio, vincere a Bergamo è un’impresa! Freuler o Cristante? Il primo…»

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Il parere dell’avversario – Il pensiero del collega dell’Atalanta a proposito della partita di domani sera contro la Lazio

Si avvicina uno dei match più complicati per la Lazio, la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. La compagine di Inzaghi – reduce dalla vittoria in Coppa Italia contro il Cittadella – dovrà sfidare e trionfare contro un avversario ostico per tornare a festeggiare anche in campionato. Per comprendere il clima che si respira tra il popolo nerazzurro e le aspettative sulla partita, la redazione di Lazionews24 ha contattato in esclusiva Giordano Signorelli, giornalista di CalcioAtalanta.it e BergamoPost:

1. Atalanta e Lazio possono essere considerate le due squadre rivelazione del nostro campionato. Quali sono secondo lei i punti in comune tra le due compagini?

«A mio avviso il primo punto di forza di questi due sodalizi risiede nella struttura societaria. Partendo dal vertice della piramide abbiamo due proprietà che hanno le idee ben chiare. Da una parte c’è Percassi che quando è subentrato a Ruggeri ha rigettato, senza fare eccessivi proclami, le basi per un futuro che nel giro di pochi anni ha permesso all’Atalanta di passare dalla serie B all’Europa League. Sull’altro fronte c’è Lotito che, pur essendo più vulcanico rispetto a Percassi, ha comunque rilevato una Lazio in crisi portandola nel giro di poco tempo a lottare per un posto in Europa. Il secondo punto di forza di entrambe sono gli allenatori. Sia Gasperini che Simone Inzaghi sono riusciti a dare un gioco e un’identità alle rispettive squadre. Lavorano con i giocatori che i dirigenti mettono loro a disposizione cercando di farli rendere al massimo».

 

 2. Gomez è stato accostato alla Lazio nell’ultima sessione di calciomercato. Quanto è decisivo nell’Atalanta e quanto lo sarebbe potuto essere nella Lazio?
«Fino all’anno scorso Gomez era il valore aggiunto nell’Atalanta ed è stato fondamentale nella cavalcata che ha permesso all’Atalanta di conquistare il quarto posto. E’ un giocatore forte nell’uno contro uno, imprevedibile con il pallone fra i piedi, può crearti la superiorità numerica da un momento all’altro, calcia con estrema semplicità anche da fuori area e ha spirito di sacrificio. In questo campionato è ancora fondamentale, ma oltre al Papu c’è anche Ilicic che sta disputando, a mio avviso, la miglior stagione italiana. Sono due giocatori che quando si accendono possono fare la differenza contro qualsiasi avversario. Beh, dal mio punto di vista dico che per fortuna è rimasto a Bergamo. Se oggi vestisse la casacca della Lazio, sono convinto che sarebbe in grado di fare grandi cose anche in biancoceleste, soprattutto sfruttando le doti di un partner come Immobile».

 

 3. Cristante e Freuler sono due giocatori dell’Atalanta che la Lazio starebbe monitorando: chi dei due potrebbe essere più adatto alla formazione capitolina? Chi dei due ha caratteristiche più vicine a quelle di Parolo?
«Non solo la Lazio. Cristante è monitorato dai top club italiani ed europei, così come Freuler ha parecchi estimatori all’estero, prevalentemente in Germania e Inghilterra. Entrambi possono fare al caso della società biancoceleste, però credo che fra i due sia lo svizzero quello maggiormente utile alla Lazio. Parolo, Cristante e Freuler sono tre centrocampisti con caratteristiche leggermente diverse: Cristante è molto più forte nel gioco aereo e negli inserimenti da dietro, mentre Freuler è più di quantità e possiede un buon tiro dalla distanza. Detto questo credo che sia Freuler quello che fra i due assomigli più al laziale».

 

 4. Cosa pensi della situazione legata all’arbitraggio di Giacomelli in Lazio-Torino, ed in generale dell’introduzione del VAR?
«Credo che negli ultimi giorni si siano già spese troppe parole sull’arbitro di Lazio-Torino: il rigore era netto e andava assegnato. Immobile purtroppo è caduto in un’ingenuità e ne ha pagato le conseguenze. Il Var è una novità, siamo i primi a sperimentarla ed è normale che ci siano ancora dei meccanismi che vadano sistemati. Lo ritengo uno strumento utile per il futuro, ma c’è ancora molta strada da fare affinchè funzioni come dovrebbe. Quello che secondo me non va bene è che, a mia sensazione da spettatore in tribuna, arbitri e guardalinee si astengano troppo spesso anche in situazioni evidenti aspettando l’esito del Var. Penso principalmente a tre situazioni in cui l’Atalanta è stata protagonista: in Atalanta-Juventus Liechtstenier colpisce Gomez al volto sotto gli occhi di guardalinee e quarto uomo e i bianconeri fanno il 3-1 poi annullato col Var; in Atalanta-Verona un giocatore gialloblù segna in evidente posizione di fuorigioco (si trovava praticamente sulla linea di porta) ma serve il Var per non convalidare la rete; in Torino-Atalanta Gomez parte almeno 3-4 metri oltre la linea, ma l’assistente non alza la bandierina, Sirigu esce a valanga e si scontra violentemente con Gomez (sarebbe stato un rigore non fischiato dal direttore di gara) che ne ha la peggio, ma è servito il Var per verificare una netta posizione di offside di Gomez».

 

 5. Che partita ti aspetti? Quale sarà l’assetto tattico che l’Atalanta avrà contro la Lazio? Ci sono dei dubbi di formazione che Gasperini dovrà sciogliere il prima possibile?
«Mi aspetto una bella partita in cui le due squadre si affronteranno senza risparmiarsi. L’Atalanta ha appena conquistato la prima vittoria esterna in casa del Genoa e vorrà prolungare la striscia positiva, la Lazio vorrà riscattare la debacle contro il Torino. Gasperini non modificherà l’assetto confermando il classico 3-4-3, considerando anche che l’assenza di De Roon obbligherà quasi certamente Cristante ad arretrare in mediana con Freuler, lasciando quindi spazio al tridente Gomez-Petagna-Ilicic».

 

 6. L’Atalanta tornerà all’Atleti Azzurri d’Italia dopo aver passato il turno di Europa League. Quanto condizionerà la gara il clima che ci sarà allo stadio?

«E’ tornata a Bergamo da padrona del proprio girone. Sembrava impossibile poter passare il turno dopo i sorteggi e invece l’Atalanta ha ribaltato il pronostico chiudendo senza mai perdere. E nell’ultimo anno e mezzo, vincere in casa dell’Atalanta è stata un’impresa per tutti. Lo stadio quasi sempre fa registrare il pienone e i tifosi spingono la squadra come non mai. Lo hanno sempre fatto nei momenti difficili, figuratevi ora che si va a gonfie vele».

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