Primavera, Bonacina: «Approccio non buono, ma non abbiamo perso la calma. Stiamo migliorando!»
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Primavera, Bonacina: «Approccio non buono, ma non abbiamo perso la calma. Stiamo migliorando!»

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Al termine della vittoria ottenuta contro il Pescara, l’allenatore della Lazio Primavera Bonacina ha commentato così la gara

Buon inizio per la Lazio Primavera che, dopo essere retrocessa in Serie B al termine dello scorso campionato, ha collezionato due vittorie nei primi due impegni stagionali. Quest’oggi i baby biancocelesti hanno affrontato il Pescara, riuscendo ad uscire con i tre punti dalla gara del ‘Fersini’. A qualche minuto dal triplice fischio del match, terminato 2-1, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio mister Valter Bonacina: «Siamo soddisfatti in primis del risultato. Stiamo migliorando, lo si è visto, abbiamo giocato bene per metà del primo tempo ed abbiamo fatto ancora meglio nel secondo ma dovevamo chiuderla prima, abbiamo rischiato fino alla fine e non doveva accadere. Non avevamo approcciato bene, abbiamo palesato delle difficoltà nei primi 15-20 minuti ed infatti eravamo andati meritatamente sotto ma i ragazzi sono stati bravi a non perdere la calma ed a riprendere il gioco. Rezzi? Per vincere servono giocatori di qualità e tecnicamente dotati. Rezzi uno di questi, deve trovare continuità negli allenamenti e nelle prestazioni, veniva da lunga malattia, non credevo riuscisse a giocare così bene per un’ora. È stato bravo perché ha segnato e ha trascinato i compagni.

COPPA ITALIA – «Ogni partita per questi giocatori deve rappresentare un’opportunità per mettersi in evidenza, ho a disposizione una rosa ampia, farò un po’ turnover per la gara di Coppa Italia ma chi scenderà in campo dovrà dimostrare il suo valore. Non siamo legati ad un modulo: i ragazzi determinano lo schieramento in campo con le loro caratteristiche. All’inizio eravamo fuori tempo, non riuscivamo ad accorciare poi abbiamo risposto bene».

CAPANNI – «Capanni ha qualità, può agire in più ruoli: lui ha dimostrato di saper dialogare con Rezzi, in Brasile agiva più esternamente, può ricoprire la posizione di punto di riferimento centrale; così è più vicino alla porta, deve crescere nell’attacco alla profondità. La forza di un gruppo sta nella panchina: questo è importante e dà autostima a chi non è stato titolare finora. Tutti devono essere sempre pronti per far sì che la gara possa cambiare in corsa».

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