Sarri: «In allenamento mi diverto. Ritiro in Argentina? Una follia. E su Luis Alberto...»
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Sarri: «In allenamento mi diverto. Ritiro in Argentina? Una follia. E su Luis Alberto…»

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Conferenza stampa Sarri: le parole del tecnico biancoceleste alla vigilia della sfida di Europa League contro il Midtjylland

Domani la Lazio di Maurizio Sarri affronterà la quinta fatica nell’Europa League 2022-2023. Avversario dei biancocelesti sarà il Midtjylland, che all’andata ha rifilato una sonora lezione ai biancocelesti. Alla vigilia del match il tecnico biancoceleste interviene in conferenza stampa da Formello, Lazionews24.com seguirà in diretta LIVE le dichiarazioni di Sarri.


COSA SI ASPETTA «Sono partite che ci possono dare o togliere. Dipende dalla mentalità: se siamo maturi ci danno, se non lo siamo ci possono togliere perchè ci sentiamo appagati».

RENDIMENTO IN EUROPA «Rendimento condizionato da una partita sbagliata. Per il resto abbiamo fatto quello che dovevamo. Poi a livello mediatico, il Salisburgo è in Champions, lo Sturm Graz che se la sta giocando con loro punto a punto no».

ANDATA COME MOTIVAZIONE «Le squadre di forte mentalità hanno sempre forti motivazioni. Do poco credito alla gara di Bergamo, perchè può essere occasionale. Perchè lì avevamo lo stadio pieno, era una squadra che temevamo e abbiamo dato il meglio. Il cambio di mentalità lo valuterò quando faremo la stessa gara in uno stadio mezzo vuoto, contro una squadra media».

VECINO«Ci sta dando quello che aspettavamo. Giocatore completo, di grande fisicità, qualità piuttosto elevata. Sapevamo che ci poteva dare qualcosa che ci mancava e ce lo sta dando. Un ragazzo affidabile».

INTENSITà IN EUROPA«Napoli e Milan sono già grandi in Italia e lo stanno diventando in Europa. Noi dobbiamo diventarlo prima in Italia, in Europa siamo ancora indietro. Il Graz ha fatto qualcosa in più di noi dal punto di vista fisico, contro le altre abbiamo sempre fatto di più. Il Chelsea è stata la mia squadra che ha corso di meno, ma sembra che corrono sempre di più. Hanno delle accelerate impressionanti però e rimangono nell’occhio».

CANCELLIERI «Dipende dalle partite. Ha la gamba di Felipe Anderson, accelerazioni importanti, ma non il suo ordine da esterno. Va valutato partita per partita: nulla è prestabilito. Poi nelle rotazioni potrebbe entrare anche Luka Romero piano piano».

ESPULSIONE LAZZARI ED EPISODI «Penso che lì eravamo davanti a un arbitro non di livello che ha compromesso una partita tosta, ma corretta. Penso non avesse nessun requisito per essere internazionale».

DIVERTIMENTO «Se io mi diverto durante gli allenamenti è già un buon segnale. Il divertimento è contagioso: se in campo i giocatori si divertono, lo fanno anche i tifosi. Penso sia importante divertirsi e trasmetterlo, alla fine ti aiuta anche nel risultato. Spero di proseguire su questo livello. L’importante è che si confermi entusiasmo e non diventi euforia».

LAZZARI «Contusione bella tosta, ma non è successo niente di strutturale».

DIFFIDA MILINKOVIC «Valutazioni che faccio mal volentieri che poi mi mandano tutto una ria quando le faccio. Andremo a dritto».

VOGLIA DI VINCERE «L’atteggiamento condiziona sempre l’aspetto tattico. Questa partecipazione a non voler subire mi sembra che sia in crescita in maniera netta: ho in mente l’episodio di Zaccagni che si fa 60mt per strappare un pallone. Segnale che farci gol è più difficile, al di là dell’aspetto meramente tattico. La partecipazione attiva di tutta la squadra è aumentata notevolmente».

TERRENO OLIMPICO – «Mi preoccupa, nel breve periodo difficilmente risolvibile. La partita di Bergamo su un biliardo non è replicabile per il nostro modo da giocare non è da poco. Poi ci sono altri modi che a me non riescono, sarà un limite mio».

LUIS ALBERTO – «Gli faceva male un’anca, non ha avuto un ictus. Ieri si è allenato completamente, ma non era indicativo come allenamento. Vediamo oggi l’acciacco. Non è di grave entità, ma un acciacco che gli ha impedito di allenarsi bene».

RITIRO ARGENTINA – «Da qualche parte dobbiamo farlo, ma in Argentina è una follia dal punto di vista tecnico. Rientriamo giocando a inizio gennaio, a 5 o 6 gradi, farlo a sopra 30, con un viaggio di 15 ore, due o tre per assorbire il fuso. No ha senso. Spero non succeda».

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