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Da Candreva a Zarate, passando per Muslera: quando lasciare la Lazio non conviene…

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Tanti giocatori hanno deciso di lasciare la Lazio, non credendo nel progetto: le loro carriere però il più delle volte non hanno subito miglioramenti, anzi…

Sarà per la vicinanza al Vaticano, per la magnificenza di Roma, o per la maestosa storia di coloro che hanno indossato l’Aquila sul petto. Sta di fatto che, tanti giocatori che hanno deciso di dire addio alla Lazio pensando di aver di fronte a sè una luminosa carriera, non hanno trovato il futuro roseo che speravano. Le vicende degli ultimi anni pullulano di giocatori che magari, ingolositi da offerte provenienti da top club, hanno detto addio alla Lazio, la stessa che li aveva lanciati a livello internazionale. Impossibile biasimarli di fronte ad offerte a tanti zeri, ma le squadre in qui militano attualmente e lo spazio che gli è riservato, dimostrano che una scelta di cuore avrebbe dato maggiori frutti.

CANDREVA – Soprannominato ‘Romoletto’ per la sua presunta fede giallorossa, Antonio Candreva – dopo esser approdato al Cesena – viene chiamato dalla Lazio. I primi tempi non sono facili: i tifosi biancocelesti non gli perdonano i suoi trascorsi. Giocata dopo giocata, il centrocampista conquista prima mister Edy Reja, poi i sostenitori capitolini, ed infine la Nazionale. A Roma, torna ad alzare qualche trofeo, primo tra tutti la Coppa Italia il 26 maggio del 2013. Antonio diventa il leader del gruppo, ma non fino al punto di esserne capitano. La fascia al braccio di Lucas Biglia lo mette in difficoltà. Qualcosa si rompe. L’Inter è dietro l’angolo e il tempo che passa dall’ufficializzazione del trasferimento al suo «Forza Inter» è imbarazzante. Ed ora? In nerazzurro da ormai tre anni, Candreva ha mantenuto il suo posto da titolare, ma le ultime stagioni della sua squadra hanno dato decisamente pochi frutti, di molto inferiori rispetto a quelli sperati. All’Inter per vincere? Missione fallita. Al punto che si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero un suo ritorno all’ombra del Colosseo. Gli aquilotti sarebbero pronti a dargli un’altra opportunità?

BIGLIA ED HERNANES – In questa speciale carrellata, non può non trovar posto Lucas Biglia. L’esperienza dell’argentino con la Lazio è stata a dir poco perfetta, se non fosse per il suo mancato rinnovo, e per la sua partenza. Di fronte al Milan – lo stesso ‘faraonico’ club che ha qualche punto in meno rispetto alla Lazio – l’ex capitano non è riuscito a dir di no. Ed allora, eccolo all’interno della formazione di Gattuso, colui che ha riassestato gli equilibri della squadra quando si considerava compromesso il raggiungimento di qualsiasi obiettivo. A tal proposito, qualche parola va spesa su Hernanes. Andato via da Roma tra le lacrime ma in aperta contestazione nei confronti della società, il brasiliano si è consolato ben presto con la maglia dell’Inter, dove non è riuscito a rimanere sui livelli che l’avevano contraddistinto nel corso della sua esperienza alla Lazio. La parentesi alla Juventus l’ha portato a volare in Cina, fino a tornare in Brasile con la maglia del ‘suo’ San Paolo. Vero idolo dell’intera tifoseria biancoceleste, il centrocampista – probabilmente – si è pentito di aver rinunciato a rimanere tra le Aquile, al punto che non mancano parole ‘al miele’ nei confronti del suo ex club.

ZARATE, MUSLERA E BEHRAMI – A rinfoltire questa formazione di giocatori che si stanno mangiando le mani al pensiero di aver lasciato la prima squadra della Capitale, c’è Mauro Zarate, ‘Maurito’ per i tifosi biancocelesti. Entrato nel cuore di ogni aquilotto e spiccato il volo nel panorama internazionale, l’argentino non si è accontentato e – anche lui in contrasto con il presidente Lotito – è ‘scappato’ verso Milano. Inutile dire che l’esperienza tra le fila nerazzurre è stata avara di soddisfazioni, nonché inizio della parabola discendente della sua carriera. Le brevi parentesi in Inghilterra, nella Fiorentina e nel club di Dubai, non hanno fatto di Zarate il giocatore che tutti si aspettavano diventasse. Dove milita ora? E’ tornato in Argentina, nella squadra che l’ha visto crescere, e farebbe follie pur di tornare nella Lazio. Lo testimoniano le sue parole, in cui mostra di aver cambiato atteggiamento anche nei confronti del patron capitolino. Tornerà? I tifosi biancocelesti – è certo – lo riaccoglierebbero come se nulla fosse cambiato. A chiudere questa speciale ‘classifica’ Muslera e Behrami. Il primo – nonostante militi ormai da qualche anno nel Galatasary – ha espresso la volontà di tornare in Serie A. Lo svizzero, dopo tanto peregrinare, è tornato in Italia, nell’Udinese. Nonostante le tante casacche indossate, gli addetti ai lavori non hanno più potuto ammirare quel giocatore capace di decidere un derby con un gol al 92′.

ED INFINE…DE VRIJDe Vrij è avvertito: «Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova». E quando si tratta della Lazio, ciò che si perde è troppo prezioso per lasciarselo sfuggire.

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