Calisti: «La Lazio ha sbagliato il mercato non assecondando Sarri»
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Calisti spiega: «La Lazio ha sbagliato il mercato non assecondando Sarri. Segnali preoccupanti da Bergamo»

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Ernesto Calisti, ex difensore della Lazio, ha commentato il momento dei biancocelesti dopo la sconfitta contro l’Atalanta

Intervenuto ai microfoni di Notizie.com, Ernesto Calisti ha parlato così di Atalanta-Lazio:

PAROLE – «È stata una gara brutta per i biancocelesti, la Lazio ha fatto fatica per tutta la partita; qualcosa è cambiato solo nel finale ma è anche vero che l’Atalanta a quel punto aveva tirato i remi in barca. E’ stata una Lazio troppo brutta per essere vera ma i problemi sono a monte. Mercato? Sicuramente tutto parte dalla sessione estiva. Se il tecnico chiede calciatori come Berardi, Zieliński e Frattesi e gli prendono altri giocatori, è normale che il livello si abbassa. Per profondità di rosa la Lazio si è anche rinforzata, ma per titolarità si è indebolita: perdere uno come Milinkovic senza rimpiazzarlo è ovviamente un problema. Il mercato e la società che non ha appoggiato il tecnico sono particolari rilevanti; poi sappiamo anche quanto l’allenatore ci metta a preparare i giocatori nuovi, quindi servivano calciatori pronti e forti. Sarri? Magari ha le sue colpe e le sue convinzioni, ma questo va in secondo piano visto che i pezzi da novanta non stanno rendendo come sempre. Il tecnico persevera in alcune scelte, insiste con Marusic che non è in forma, mentre Hysaj è sparito. Chiaramente le colpe non sono tutte di Marusic, ma l’allenatore si ostina a non provare altro. Immobile è più di un anno che non è ai suoi livelli e comunque il suo ingresso in campo è stata l’unica nota positiva di ieri: l’ho visto bene, motivato, ha fatto gol e creato. La Lazio ha perso gli uomini migliori: Luis Alberto ha avuto diversi infortuni, lo stesso vale per Zaccagni, Felipe Anderson va a corrente alternata e Pedro sta facendo fatica. Quando mancano loro la squadra va in difficoltà e le occasioni da gol sono davvero poche. Ora servono lavoro, attenzione e dedizione. Occorre fare gruppo: testa basta e lavorare, solo così si supera il momento. Quarto posto? A livello di punti tutto è possibile, mancano molte gare. La speranza è, quindi, che tornino nelle condizioni migliori i big. Se tornano quelli di un tempo, la Lazio può giocarsela. Dietro i biancocelesti stanno facendo abbastanza bene, il problema è che non segnano e, soprattutto, non creano. E’ tutto alla portata, ma la prestazione vista ieri fa preoccupare. Anche le sfide vinte ultimamente non hanno convinto, la Lazio ha fatto fatica, quindi al momento l’impressione è che la squadra non sia tornata al suo livello».

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