Vieri: «Mancini un idolo, giocare alla Lazio insieme è stato un sogno»
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Vieri: «Mancini un idolo, giocare alla Lazio insieme è stato un sogno»

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Vieri, durante il suo intervento al Social Football Summit, ha parlato del mestiere dell’allenatore dopo aver preso il patentino

Vieri, durante il suo intervento al Social Football Summit, ha parlato del mestiere dell’allenatore dopo aver preso il patentino. Ecco le sue parole:

ALLENARE – «L’allenatore è il mestiere più difficile del mondo, hai sempre torto e sei da solo in battaglia. Ho preso il patentino perché il calcio è il mio mondo. Ho sentito Del Piero per iniziare. Abbiamo imparato tante cose. Non so se farò questo in futuro. Intanto ho preso il patentino, poi vediamo. Seguo tutti i miei amici che allenano, ho avuto grandi allenatori e per questo ho tanta esperienza, però questo significa poco».

MANCINI – «Lui e Vialli erano i miei idoli, poi abbiamo giocato insieme alla Lazio ed era il mio sogno. Un grande fuoriclasse che faceva gol e li faceva anche fare. Il rapporto con lui non è cambiato quando mi allenava: c’era intesa. Con la Nazionale ha fatto grandi cose, giocando un gran calcio è tutto il mondo l’ha visto».

MONDO SOCIAL – «Non c’è nessuno a cui invidio qualcosa, forse Lebron James. Il Mancio è uno attivo, mette like a tutte».

ATTACCANTI – «Haaland mi fa impazzire! Per lui spenderei qualsiasi cifra. Nella storia del calcio per me non c’è stato nessuno così forte alla sua età. Vlahovic anche è fortissimo»

 

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