Una nuova Superlega in Africa dal 2023 - Lazio News 24
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Una nuova Superlega in Africa dal 2023

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Una nuova realtà calcistica si profila all’orizzonte: da Agosto 2023 a Maggio 2024, una nuova lega africana prenderà corpo.

Si fa qui riferimento all’African Super League: per alcuni, una strategia essenziale per ridare visibilità al calcio del continente africano; per altri, invece, un’idea non proprio lungimirante, che rischia di affondare le competizioni nazionali del continente. Indipendentemente da ciò, nuovi pronostici e quote si andranno delineando, e potranno presto essere visibili su questo portale, sempre aggiornato sugli ultimi eventi del mondo del calcio.

Super League africana: una realtà concreta

L’idea di una Super Lega continentale non è esattamente innovativa: come si ricorderà, anche in Europa si era pensato a un’iniziativa simile, salvo poi naufragare per via delle feroci critiche della popolazione di tifosi e di addetti ai lavori della vasta galassia del pallone. Ancora oggi, in Europa, parlare di super leghe attira soltanto sguardi critici, carichi di veleno e di accuse di separatismo.

L’atmosfera che si respira nell’Africa del calcio sembra essere diversa: tanto che, in Tanzania, è stata da poco annunciata, per la stagione che si aprirà da Agosto 2023, l’African Super League. La sede di questo annuncio è stata il 44° congresso della CAF – Confederation of African Football, dove sono state chiarite anche le intenzioni degli ideatori della nuova Lega: affiancare, senza mai sostituire, la Champions e la Confederation Cup, che sono le principali due competizioni calcistiche che interessano il continente africano.

Come sarà organizzata la African Super League 

L’organizzazione della nuova Super League Africana si fonda su solide basi territoriali: nello specifico, la competizione coinvolgerà 24 squadre, divise in 3 gruppi da 8 team, raccolti su base regionale (per le zone del Nord, del Centro-Ovest e del Sud-Est). Verranno qualificate agli ottavi di finale le prime 5 di ogni gruppo, cui si aggiungerà la miglior sesta.

Da lì in poi, il meccanismo sarà il classico: un sistema di qualificazioni e scontri che, nelle stime degli ideatori, dovrebbe garantire al calcio africano un flusso di denaro di oltre 200 milioni di euro per ogni stagione, se la situazione a livello di sponsor e investitori si mantiene stabile.

La selezione delle squadre partecipanti si dovrà basare sui risultati ottenuti nella Champions League africana e nella Confederation Cup, a conferma di come la Super Lega non voglia fare a meno delle due competizioni continentali già esistenti. Tra i criteri di ammissibilità, oltre alle performance eseguite in campo da parte delle squadre, i club dovranno rispettare anche l’obbligo di avere un settore giovanile e una squadra femminile.

I club per la stagione di apertura 2023/2024 sono già stati selezionati. Al Ahly, Zamalek, Pyramid e Al Masry competeranno per l’Egitto; Wydad, Raja Athletic e Berkane per il Marocco; Esperance ed Etoil Sportive du Sahel per la Tunisia; Orlando Pirates, Kaizer Chiefs e Mamelodi Sundowns per il Sud Africa; Kabyle, Belouzidad e Setif per l’Algeria; Mazembe per la Repubblica democratica del Congo; Simba per la Tanzania; Horoya per la Guinea; Enyimba per la Nigeria; Petro de Luanda per l’Angola; Hearts of Oak per il Ghana; Al Hilal per il Sudan; Asec Mimosas per la Costa d’Avorio e, infine, Coton Sport Garoua per il Camerun.

Pro e contro della nuova Super Lega Africana

Come è ovvio, alcune delle principali personalità del panorama calcistico africano e mondiale sono particolarmente entusiaste del progetto Super League. Il presidente CAF Patrice Motsepe, infatti, ben consapevole dei problemi di finanziamento che da sempre caratterizzano il calcio africano, ha ben chiaro come soltanto una Super League possa ridare visibilità e i giusti introiti al calcio continentale, permettendogli di competere anche a livello mondiale. Il circolo è virtuoso: i migliori calciatori africani potranno restare in Africa; parallelamente, si potrà investire nel miglioramento delle infrastrutture del continente, grazie anche ai 3 milioni e mezzo che si pensa di stanziare a ogni club partecipante, per l’acquisto di giocatori e le operazioni di trasporto.

Anche per questo, Gianni Infantino, della FIFA, si dice emozionato dal progetto Super League, in cui potrà essere investita tutta l’esperienza del calcio mondiale, ai fini della corretta riuscita dell’iniziativa. Al contrario, invece, John Comitis, proprietario del club sudafricano del Cape Town City Fc, teme che questo progetto non tenga nella dovuta considerazione le competizioni nazionali, che saranno strangolate dalle Leghe più grandi e in vista, finendo per soccombere.

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