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Serie A, si segna poco di testa. Serena: «Ora si marca a zona, si creano ingorghi»

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L’ex centravanti italiano Serena ha provato a spiegare i motivi dei pochi gol di testa in Serie A

Aldo Serena, storico ex attaccante italiano, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha provato a spiegare perché in Serie A si segni poco di testa.

QUALITA COLPITORE DI TESTA – «Lo stacco, gambe elastiche, e il tempo giusto, cioè la capacità di coordinarsi anche in spazi e tempi brevi. E poi bisogna avere il coraggio di mettere la testa in situazioni pericolose: sopracciglia, naso a fine carriera sai che prima o poi li avrai rotti. L’arte dello stacco, comunque, come diceva il c.t. Vicini, è la dote che si può migliorare di più».

COS’È CAMBIATO – «Allora quasi tutti giocavano a uomo, quindi avevi sempre un avversario attaccato, l’importante era riuscire a liberarsi e avere tempo per la rincorsa, anche se i difensori più bravi ti lasciavano prendere la rincorsa e poi ti spostavano… Ora anche in area si marca spesso a zona, che occupa di più gli spazi, e così si fa fatica a tagliare l’area, perché trovi un ingorgo. Il più delle volte si stacca a due piedi, da fermo: vai meno in alto ed è più difficile prenderla. Ed è pure difficile mettere palla dentro in modo preciso». 

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