Lazio Primavera, Bollini: «La vittoria dello scudetto sarà sempre nel mio cuore»
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Lazio Primavera, Bollini: «La vittoria dello scudetto sarà sempre nel mio cuore»

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L’ex allenatore della Lazio Primavera, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per raccontare lo storico trionfo di sette anni fa

Esattamente sette anni fa, la Lazio Primavera alzava al cielo il suo quinto scudetto della storia, dopo aver battuto in finale l’Atalanta per 3-0.

L’allenatore di quell’incredibile squdra era Alberto Bollini, che è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per rivivere la gioia e l’emozione di quel giorno speciale. Queste le sue parole:

«Un trionfo avvalorato ancora di più, poiché sono emozioni che ricorrono continuamente. Vedo tanti ragazzi che sono protagonisti dei professionisti nel mondo dello sport, e questo è il compito di noi formatori del settore giovanile. Dal 2010 al 2014 quattro anni molto intensi, coronati da quello scudetto. Una serie di vittorie che mi porto nel mio curriculum, e soprattutto nel mio cuore. Il mio ritorno alla Lazio nel 2010 ebbe un sapore molto speciale. Quell’arrivo fu sorprendente, particolare. Ricominciammo un percorso. Col senno del poi i ricordi sono anche nella stagione 2013/14, abbastanza articolata per me. Inizio allenando la Primavera, a gennaio divento vice di Reja in prima squadra. Instaurai un rapporto professionale e molto umano che mi aiutò in quell’avventura. Sono tanti i momenti laziali, di ricordi, di formazione condivisi con tanti professionisti».

«Ritiro di Gubbio? Quando arrivi in quei tornei da dentro/fuori, devi captare quello che è l’umore del gruppo, saper colloquiare con i ragazzi anche in maniera individuale, tenerli partecipi, cercargli di far capire il grande percorso che s’è fatto. Vivere dieci giorni a quell’intensità non era semplice, bisognava essere bravi a gestire l’allenamento, i momenti di svago e quelli di condivisione positiva. Lo staff è il perno, il modo in cui l’allenatore riesce a far andare il motore al massimo. Sono molto legato a loro».

«Cataldi? Quella finale ha rischiato di non giocarla, ebbe un comportamento un po’ sopra le righe il primo prima, avevo notato un po’ troppa superficialità. Ho dovuto punzecchiare Danilo, fargli capire che non sarebbe stato in campo. A me era servito per dare un messaggio a lui, all’ambiente, alla squadra. Non c’era niente di scontato. Quando dissi la formazione, per lui fu una ventata d’ossigeno. Credo che moralmente abbia inciso sulla sua performance. La Lazio ha avuto un’ottima gestione, mandandolo in prestito quando non avrebbe avuto spazio. È un ragazzo che deve sentire la fiducia, è tornato con una fiducia totale. Lo vedo protagonista con tanti margini di miglioramento».

L’attuale tecnico dell’Italia under 19, ha voluto celebrare questo trionfo, insieme a quello del 2001 sul proprio profilo Instagram.

Nel post, Bollini ha speso belle parole per i suoi  ex ragazzi: «9/6/13 e 8/6/01. Due scudetti vinti con @sslazioprimavera.
Grandi soddisfazioni che proseguono vedendo tanti ragazzi protagonisti nel calcio attuale.
E altri diventati bravi papà’, professionisti del mondo dello sport e del lavoro.
Formazione, entusiasmo e passione sono gli ingredienti indispensabili per queste vittorie
».

 

 

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@scudetto @primavera 9/6/13 @sslazioprimavera

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