Giannichedda: «Inzaghi? Si troverà un accordo, ma serve serenità»
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Giannichedda: «Inzaghi? Si troverà un accordo, ma serve serenità»

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Giuliano Giannichedda, ex giocatore della Lazio, ha parlato a Radiosei della stagione dei biancocelesti e del futuro di Inzaghi

La stagione della Lazio si conclude a Sassuolo con un sesto posto e la qualificazione in Europa League raggiunta. Tuttavia, questo 2020-2021 lascia un po’ di amaro in bocca a tutto l’ambiente biancoceleste, che potrebbe salutare definitivamente anche Simone Inzaghi. Di questo ha parlato anche Giuliano Giannichedda, intervenuto ai microfoni di Radiosei. Ecco le sue dichiarazioni.

SULLA STAGIONE DELLA LAZIO – «Ultima giornata appassionante per la lotta Champions, alla fine va la Juve ed esce il Napoli che era l’unica squadra che nessuno aveva preventivato. Il calcio regala sorprese, è bello vedere che tutte le squadre giocano fino all’ultima giornata. La stagione della Lazio la dividerei in due, una prima parte non sufficiente e una seconda con un’ottima Lazio che ha lottato fino a qualche domenica fa per il quarto posto. Se lasci troppi punti per strada, soprattutto all’andata, alla fine fai fatica a recuperare».

SU INZAGHI – «In Italia un allenatore dopo tanti anni non dura. La situazione di Inzaghi è diversa perché è da tantissimi anni alla Lazio e conosce bene l’ambiente. Se dovesse rinnovare chiederebbe garanzie tecniche e di non ripetere gli errori fatti in questi ultimi due anni. Poi c’è la società che si sta guardando intorno, ci sono tante situazioni che vanno decise nella stanza dei bottoni. Sia Inzaghi che la società devono essere contenti, è inutile iniziare con qualche scricchiolìo, se c’è il rinnovo deve esserci in maniera serena».

SULL’ALLENATORE – «Gattuso, Mihajlovic e Sarri sono tutti ottimi allenatori, fanno giocare bene le proprie squadre. Tutti però cambierebbero lo schema di base, bisogna vedere anche i giocatori a disposizione perché tutto parte da lì, quali campioni rimangono e quali vengono presi. È tutto un intreccio che questa settimana andrà definito perché nel calcio bisogna programmare. Sarri è quello con cui dovresti cambiare di più, gli altri due hanno sempre cercato di adattare le loro squadre. Sarri ha uno schema di gioco ben definito anche se alla Juventus ha dovuto cambiare un po’. Secondo me alla fine Inzaghi e Lotito che si conoscono da tanto tempo troveranno un accordo. Do un 50 e 50 di possibilità, da una parte per quanto di buono fatto dall’allenatore e dall’altra per l’attesa di questa firma».

SUL MERCATO – «In Italia diamo giudizi affrettati sui giocatori. È chiaro che chi è arrivato non è riuscito a dare una mano alla squadra nei momenti di difficoltà. Muriqi è costato tanto ma gli attaccanti hanno un mercato a parte, quest’anno è stato difficilissimo per tutti. In lui vedo caratteristiche diverse da quelle di Immobile e Correa, quando è stato preso è stata fatta questa valutazione qui. Ogni tanto c’è bisogno anche di un ariete che fa a spallate in area. Che non ha dato quello che poteva dare lo abbiamo visto tutti, ma la Lazio è stata sulle montagne russe, ha alternato partite buone ad altre meno buone. Anche la squadra non lo ha messo nelle condizioni migliori».

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