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Conferenza stampa Sarri pre Inter Lazio: «L’Inter ha la rosa più forte, ma la Lazio ha un’opportunità. Ecco come sta Romagnoli. Cancellieri cetravanti? Vediamo»

Conferenza stampa Sarri pre Inter Lazio: le parole del tecnico biancoceleste prima del match di campionato. Live dalle 12.15
In conferenza stampa, Maurizio Sarri ha parlato in vista della sfida di domani contro l’Inter, evidenziando le difficoltà che la Lazio dovrà affrontare ma anche le opportunità che la partita offre. La sfida contro la capolista, ha detto il tecnico, sarà “difficilissima”, ma può rivelarsi un’occasione importante per dimostrare la forza della squadra.
SULL’INTER – «È palese che l’Inter con il Napoli abbia la rosa più forte del campionato, ha fatto due finali di Champions negli ultimi tre anni e anche in Europa ci sono poche squadre più forti dell’Inter. Partita difficilissima, purtroppo negli ultimi anni il gap con queste squadre si è allargato. Dobbiamo guardare l’opportunità che ci offre questa partita, che sarà durissima. Sarà difficile anche esprimendoci ai nostri massimi livelli, ma c’è un’opportunità».
SULLE CONDIZIONI DI ROMAGNOLI – «Romagnoli oggi si è allenato abbastanza bene, però domani mattina vediamo come si sveglia e decidiamo con il dottore».
SUL PERCORSO DI CRESCITA DELLA LAZIO – «I percorsi di costruzioni non sono mai lineari, ci sono sempre passi falsi e passi indietro. L’importante è che piano piano si tocchino livelli mai toccati prima. L’importante è crescere, stiamo facendo dei passi in avanti soprattutto a livello di mentalità e di come la squadra si pone verso certe partite. Spero ci siano ancora margini importanti».
SUI GIOCATORI E I BALLOTTAGGI – «Cancellieri potrà essere una soluzione da centravanti? Vediamo, le caratteristiche di Cancellieri si sono delineate molto negli ultimi 2-3 anni. Può fare l’attaccante centrale in una partita in ripartenza, a campo chiuso la vedo più difficile».
NOSLIN E DIA – «Dia ho visto che è molto criticato, non posso saltare addosso criticando un giocatore che mi fa due partite senza far mancare nulla alla squadra. Questo è un pregio, poi è chiaro che dal centravanti ci si aspetta 2-3 conclusioni a partita, ma sotto altri punti di vista non ci fa mancare niente. È un qualcosa da apprezzare, poi si spera che cresca perché ha le qualità per fare molto meglio anche in fase offensiva. Su Noslin vediamo, è un giocatore non strutturato perché è difficile capire quale potrebbe essere per lui la soluzione ideale. Ha tante caratteristiche da esterno, alcune da seconda punta, non è facile da inquadrare, ma se continuano a mancarci 7-8 giocatori a partita arriverà anche il momento di Noslin».
SUI GIOCATORI E LE PROSPETTIVE – «Sono allenatori difficili da valutare su tre mesi, è un allenatore di impatto e ha caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello. A me piace più il percorso di chi fa 100 partite anche in Serie A ma in panchina di livello inferiore. A livello di personalità mi ha fatto una grande impressione.»
SUI GIOCATORI E LE PROSPETTIVE – «Sono allenatori difficili da valutare su tre mesi, è un allenatore di impatto e ha caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello. A me piace più il percorso di chi fa 100 partite anche in Serie A ma in panchina di livello inferiore. A livello di personalità mi ha fatto una grande impressione».
SULLE CALCIO D’ANGOLO E LA PALLA ATTACCATA – «Facciamo peggio di quanto facevamo prima, è un aspetto su cui stiamo facendo male e ne parliamo con la squadra. Attacchiamo male la palla e spesso il punto di caduta del pallone non è perfetto».
SULLA FORZA DELLA ROSA – «Vediamo, perché essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi è complicato e per undici riesce solo ai più forti. Sono considerazioni premature, sei partite rappresentano il 5% di un campionato, è poco per dire se siamo una rosa più forte di quello che pensano tutti. La considerazione iniziale era che la Lazio fosse fuori dall’Europa e che molte squadre arrivate dietro si erano rinforzate nettamente. Il rischio era quello di ritrovarsi in un punto di classifica molto basso, ora dovremo vedere se questa crescita la porteremo fino in fondo».
SUL PERIODO DI PROVSTGAARD – «Ha qualità importanti e un’applicazione feroce, il potenziale che ha lo ha tirato fuori solamente in parte. Con quella testa e quel carattere tirerà fuori tutto il potenziale, diventerà un giocatore importante in Serie A».
BANCO DI PROVA – «Questa Lazio non può arrivare da nessuna parte quest’anno, non carichiamo di aspettative e responsabilità questa squadra. Non possiamo giocare alla pari con l’Inter in questo momento, ma non significa che andremo lì a non giocare. Andiamo lì per fare risultato, giochiamo contro una squadra di nome importante e dovremo essere umili. È chiaro che sono più forti, ma a queste qualità mentali va aggiunta la convinzione, ma non quella di facciata che si fa con i giornalisti, quella non conta un cazzo. Servono 25 folli disposti a morire per ottenere un risultato, con queste qualità si potrà fare una grande prova».
SUI RINNOVI CONTRATTUALI – «Se la società mi dice se il mercato è aperto o no, allora si faranno i rinnovi. Chiama il presidente e senti. Ci sono tanti giocatori vicini alla scadenza che sarebbero da rinnovare, a meno che la società non abbia cento milioni da spendere per comprare altri giocatori. Per il resto parlate con Fabiani».
SU ISAKSEN E LA SUA CRESCITA – «Quanto manca per rivedere l’Isaksen visto contro la Lazio con la maglia del Midtjylland? Nelle ultime tre partite si sono viste due versioni di alto livello contro Juventus e Cagliari, nel mezzo c’è un piccolo passo falso col Pisa che però fa parte della crescita di questo ragazzo. Ora ci aspettiamo una crescita più costante, ha potenzialità e vediamo se riuscirà a tirarle fuori fino in fondo».
Finisce così la conferenza stampa.