Conferenza stampa Cataldi: «Voglio diventare importante per la Lazio»
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Conferenza stampa Cataldi: «Voglio diventare importante per la Lazio» – VIDEO

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Conferenza stampa Cataldi: il centrocampista presenta la sfida di domani contro il Napoli, fondamentale per i biancocelesti

Nel giro di poche settimane è riuscito a prendersi la scena, con prestazioni convincenti, determinazione, grinta e abnegazione. Danilo Cataldi è senza alcun dubbio la più grande sorprese della nuova Lazio di Maurizio Sarri.

Per lui la sfida di domani contro il Napoli sarà una sorta di vera e propria prova del nove, visto il valore degli avversari e l’importanza della sfida per il cammino in campionato dei biancocelesti. E sarà proprio il centrocampista, dalle ore 14, a presentare in conferenza stampa il match contro gli azzurri. Segui con noi la diretta LIVE.

PARAGONE CON JORGINHO – «Ho avuto modo di vedere Jorginho in Nazionale ma fare paragoni è azzardato perchè questo faccio questo ruolo con Sarri da troppo poco tempo. Sto lavorando con lo staff per capire dove migliorare, è un ruolo difficile e il mister chiede molto».

ESORDIO A NAPOLI – «Mi ricordo benissimo dall’esordio nel 2015 contro il Napoli all’Olimpico, sono passati tanti anni e tante cose sono successe. Pensiamo al presente, andiamo a Napoli a fare il nostro gioco e vediamo come andrà».

ULTIME PRESTAZIONI – «Io penso che la squadra abbia fatto due buone partite, anche contro la Juve dove ci sono stati episodi che hanno indirizzato la gara verso i bianconeri. Giovedì abbiamo fatto un’ottima partita, giocare in Europa è sempre complicato, vincere 0-3 e passare il turno è stata un’ottima cosa. Continuiamo così».

IMMOBILE – «Per Immobile aldilà dei numeri posso dire che sia un giocatore che porta entusiasmo, è il nostro capitano. Anche le altre squadre quando giocano contro Ciro sono più in allerta, per noi è positivo ed è un elemento fondamentale».

NAPOLI MIGLIOR SQUADRA DEL CAMPIONATO – «La partita col Napoli ha un peso importante, è una partita tosta, sono la migliore squadra insieme al Milan. Noi siamo in un momenti di crescita, ma penso che siamo ancora al 50-60% del nostro livello. Vogliamo fare uno step in più».

PLAYOFF MONDIALE – «Per quanto riguarda il sorteggio dell’Italia, io sono dell’idea che prima dobbiamo giocare contro la Macedonia prima del Portogallo. Per quanto riguarda il tempo a disposizione il discorso è complicato. Quando si parla di calendari è sempre problematico. Noi giochiamo ogni tre giorni, vediamo se col tempo si sistemerà qualcosa».

IMPORTANTE PER LA LAZIO – «Io in questi anni ho sempre avuto un obiettivo, cioè diventare un calciatore importante per la Lazio non solo come squadra. Un’icona, il percorso è stato complicato, Adesso sto raccogliendo qualche frutto ma è ancora niente. Il mio obiettivo è sempre la partita dopo, non posso pensare troppo al futuro. Lavoro quotidianamente e penso gara dopo gara».

MIGLIORAMENTI NEL GIOCO – «Sto cercando di migliorare in tutti gli aspetti. Sto vedendo video dopo le partite per capire le varie situazioni poi tutto cambia in base all’avversaria. Io ho qualcosa in meno in fase difensiva ed è lì che devo migliorare.

RICORDI DEL 2015 E CRESCITE PERSONALE – «Per la partita di sette anni fa a Napoli è stata una partita piena di emozioni, era da dentro-fuori. Dopo che sono tornato dalle mie esperienze posso dire di non essere cambiato molto. Ho sempre dato tutto, è chiaro che giocando di più acquisti più fiducia rispetto all’allenamento. Con la continuità cresce l’alchimia anche con i compagni, questo ti aiuta. Devo continuare così e spero di poterlo fare».

PIOLI, INZAGHI, SARRI – «Pioli è stato l’allenatore che mi ha fatto esordire, per me è come un padre. Ha creduto in me dopo Crotone in serie D. Punto di partenza importante per me a 360 gradi, mi dispiace non avergli dato tutto il secondo anno ma purtroppo ho avuto qualche problema non di campo. Su Inzaghi, è un allenatore che ti fa stare bene, trova sempre il modo di essere positivo, è competente. Ti da quel qualcosa in più. Su Sarri, è uno dei migliori allenatori a livello internazionale, è stimolante giocare per lui. Pretende molto, ma se viene seguito i risultati possono essere importanti».

OBIETTIVI STAGIONALI – «La squadra come me ragiona partita dopo partita. Dopo aver cambiato allenatore le idee sono scombussolate. Dobbiamo concentrarci sul presente, una partita ti può far cambiare qualsiasi cosa. Ora pensiamo a Napoli».

COABITAZIONE CON LUIS ALBERTO E MILINKOVIC – «Non c’è un segreto nel giocare con Milinkovic e Luis Alberto, sicuramente c’è disponibilità da parte nostra. In fase di non possesso Sarri vuole che recuperiamo la palla velocemente, quindi devi essere corto, è dispendioso a livello fisico. Vogliamo fare uno step in più, capire i tempi della pressione per recuperare palla».

RUOLO E COMPETIZIONE – «Non c’è stato un momento preciso, io ho fatto il ritiro in un altro ruolo, poi abbiamo provato davanti alla difesa ed è andata bene. Non mi sento un titolare fondamentale per la squadra, se gioco è perchè il mister pensa che posso essere utile. C’è sempre una competizione positiva tra me, Lucas e Gonzalo».

 

 

 

 

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