Cacciatori sul momento biancoceleste: "Troppi cambi, la Lazio ha bisogno di un'identità" - Lazio News 24
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2013

Cacciatori sul momento biancoceleste: “Troppi cambi, la Lazio ha bisogno di un’identità”

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Massimo Cacciatori, portiere della Lazio dal 1978 al 1985, è stato intervistato da Radio 6 ed ha analizzato il momento biancoceleste.

Come si spiega l’inizio di stagione della Lazio, con soli 15 punti in 11 partite?

“Rispetto alle altre squadre, la Lazio non ha un’idea di gioco ben precisa; l’anno scorso c’era una squadra che si comportava da tale con grande intensità e sacrificio. Penso che le motivazioni di questo cambiamento in negativo siano da ricercare in un mercato che lascia qualche dubbio. Tanti giovani giocatori,ma molto simili tra loro, dei doppioni insomma”

Quali sono i demeriti di Petkovic?

“L’anno scorso fu una bella sorpresa e rimane una bella persona. Continuo a stimarlo, ma adesso merita delle critiche, perchè al di là dei tanti infortuni, ha fin qui avuto idee confuse facendo troppi cambi di formazione e impiegando i giovani in maniera confusa. Un consiglio che potrei dargli è di cercare di creare un’identità, trovando un undici fisso col quale ricominciare da ogni partita. Io punterei su due attaccanti da inizio partita, perchè è sbagliato metterli sempre quando si è in svantaggio. Questa squadra ha bisogno della coralità e dell’intensità dell’anno scorso”

Petkovic merita la conferma?

“Onestamente non cambierei rotta, soprattutto ad inizio stagione. Sul possibile ritorno di Reja non sono convinto, visto che leminestre riscaldate non funzionano mai. Mihajlovic? Potrebbe dare la scossa, ma per adesso continuerei nella fiducia a Petkovic”

Marchetti non è al meglio, colpa anche della difesa?

“Assolutamente si. Un portiere è altamente condizionato se davanti non ha una difesa affidabile. Federico subisce un pò troppo sulle palle inattive, forse l’errore è di posizione. E’un portiere che vuole fare qualcosa di più, cercando troppo l’anticipo,ma questo è apprezzabile. Marchetti rimane un grande, forse il migliore in Italia ed il fatto che abbia ancora margini di miglioramento è una cosa positiva”.

 

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