Vertenza Lotito-Petkovic, manca il giudice titolare: la competenza si decide a febbraio - Lazio News 24
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2014

Vertenza Lotito-Petkovic, manca il giudice titolare: la competenza si decide a febbraio

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AGGIORNAMENTO ORE 17.30 – Se fosse una squadra di calcio, potremmo dire che al Tribunale di Roma – Sezione Lavoro – si effettua un turnover degno del miglior Sven Goran Eriksson. Stamattina si sarebbe dovuta decidere la competenza territoriale in merito al ricorso, presentato dall’ex tecnico Vladimir Petkovic, e dai suoi collaboratori Antonio Manicone e Paolo Rongoni, avverso il licenziamento per giusta causa promosso dalla Lazio lo scorso 4 gennaio. Un primo rinvio c’era già stato lo scorso 13 ottobre, quando l’udienza venne rinviata sia per la mancanza del giudice titolare, la dottoressa Francesca Miglio, sia per la domanda riconvenzionale presentata dal legale della Lazio, l’avvocato Gian Michele Gentile, in merito ad alcune spese notificate dal tecnico al club, costi secondo Formello sostenuti per attività non riconducibili alla professione di allenatore. L’udienza fissata per oggi avrebbe dovuto vedere come titolare la dottoressa Cerroni, ma la sua improvvisa indiponibilità ha “portato” in aula il giudice Mimmo, il quale ha preferito non occuparsi della vicenda e rinviare a fine febbraio, quando a decidere sul foro legittimo del procedimento sarà la dottoressa Cerroni, salvo che non intervengano altre fattispecie ad allungare il corso del procedimento. Fortunatamente nel civile non esiste la prescrizione…

Sarà un’udienza prettamente tecnica quello che domattina, presso il Tribunale di Roma – sezione Lavoro – si limiterà a decidere la sede del foro competente in merito al ricorso presentato dall’ex allenatore della Lazio, Vladimir Pektovic, oltreché dal suo ex vice Antonio Manicone e dal suo allora preparatore atletico, Paolo Rongoni, avverso il licenziamento per giusta causa del 4 gennaio 2014 voluto dal presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito. Il giudice dovrà decidere se il dibattimento dovrà tenersi a Roma, presso cui Paco D’Onofrio, legale dell’attuale selezionatore svizzero, ha proposto istanza, oppure a Tivoli, sede di riferimento per il comune di Formello, posto indicato dalla Lazio anche perché luogo di svolgimento dell’attività dei tre soggetti investiti dal provvedimento di licenziamento. In base ai contratti siglati, quello depositato da Petkovic in Figc reca la dicitura “firmato in Roma il…”, mentre i contratti di Manicone e Rongoni – quest’ultimo intanto accasatosi alla Roma – non indicano il luogo della firma. Da questo punto di vista la normativa presenterebbe diverse possibilità: da un lato come detto prevarrebbe Formello in quanto sede di alcuni uffici della Lazio nonché struttura di allenamento, diversamente anche Roma potrebbe essere presa in considerazione, perché Villa San Sebastiano ospita gli uffici del presidente dove, peraltro, vennero convocati Petkovic, Manicone e Rongoni. Domani quindi non si dovrebbe entrare nel merito del ricorso, la cui natura e fondatezza verranno discussi nelle udienze che saranno calendarizzate una volta stabilito il foro competente.

Fonte: Lazio Family

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