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2013

Lazio troppo forte: è scudetto per la Primavera di Bollini!

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Dopo la sconfitta in finale dello scorso anno, la Lazio voleva rifarsi contro l’Atalanta. A Gubbio i ragazzi di Bollini si sono trovati davanti i Primavera bergamaschi nell’ultimo atto valido per l’assegnazione; andiamo a vedere cosa è successo con la nostra dettagliata sintesi del match.

Primo Tempo – La partita inizia subito a ritmi elevati e l’Atalanta va più volte al cross, ma al sesto un episodio cambia la gara: Keita si invola tra le maglie nerazzurre e Zanotti lo atterra fuori area, i laziali vogliono il rigore e il rosso ma Pelagotti decide per la punizione e il giallo. Poco male perché Cataldi pennella una perfetta traiettoria nel sette e batte il portiere atalantino portando subito in vantaggio i capitolini al settimo minuto. Una gran bella prodezza proprio sotto gli occhi di mister Petkovic, presente sulle tribune dello stadio. La reazione della Dea arriva al diciottesimo quando il fantasista Palma prende palla a metà campo e scarica verso la porta trovando però Strakosha sicuro nella presa. Le azioni da gol non fioccano come faceva presagire l’avvio della gara, i capitolini si dimostrano padroni del campo e sono abili nel soffocare le sparute sortite offensive della squadra lombarda. E’ ancora Palma comunque a provarci alla mezz’ora, il suo tiro un po’ strozzato da fuori area finisce lemme lemme alla destra del palo e va sul fondo. Clamoroso quanto accade al 38′: Redolfi e Millesi si fanno rubare palla da Tounkara che a due passi da Zanotti invece di tirare serve e Keita, il quale a porta vuota spara alto mangiandosi letteralmente la palla del raddoppio. La prima occasione vera per i nerazzurri arriva al minuto numero quaranta, quando il colpo di testa di Cais finisce alto di pochi centimetri. Alla fine dei quattro minuti di recupero è sempre Balde Keita a impensierire la difesa dell’Atalanta ma il suo tiro finisce alto sopra la traversa.

Secondo tempo – La ripresa parte subito forte, nemmeno venti secondi e Keita scarica un sinistro rasoterra sul quale interviene Zanotti smanacciando e mandando in corner. Passa un minuto e il fronte si capovolge, Conti si invola in area, serve Cais ma l’attaccante cicca clamorosamente la conclusione in porta mandando la palla addirittura all’indietro, occasione sfumata e ritmo alle stelle. Al 52′ ancora Cais prova a intervenire su un cross di Nava ma Strakosha lo anticipa di un soffio in uscita. Passano pochi minuti e la Lazio raddoppia con l’uomo scudetto: Tounkara si invola sulla destra e semina i difensori atalantini, mette in mezzo basso e Keita buca l’intervento, a Zanotti battuto è però Cataldi a siglare il due a zero andando a festeggiare poi sotto lo spicchio di tifosi laziali. Bonacina le prova tutte e cambia il settore offensivo, l’Atalanta ci prova subito e Cais al volo d’esterno trova un attentissimo Strakosha a mettere in angolo. I ritmi si abbassano, quando può la Lazio manovra il pallone e fa possesso palla. Poi al 74′ arriva il colpo del k.o. con Tounkara, che è bravissimo a dialogare con Keita e a trovare il terzo sigillo battendo il portiere in uscita con un tocco d’esterno. Da lì in poi la partita non ha quasi più niente da dire: gli orobici le provano tutte ma ormai la storia è scritta. Il triplice fischio di Pelagotti sancisce il trionfo laziale, è scudetto per la Primavera di Bollini!

Tabellino:

Lazio 3-0 Atalanta

Lazio (4-3-3) – Strakosha; Pollace, Vilkaitis, Serpieri, Filippini; Antic (39′ De Francesco), Falasca, Cataldi (88′ Luque); Tounkara, Vivacqua (64′ Ilari), Keita. Allenatore: Bollini. A disposizione: Scarfagna, Andreoli, Bilali, Fiore, Lombardi, Pace, Paterni, Silvagni, Tira.

Atalanta (3-5-2) – Zanotti; Caldara, Milesi, Redolfi; Conti, Gagliardini, Palma, Olausson (58′ Mangni), Nava; Varano (60′ Grassi), Cais. Allenatore: Bonacina. A disposizione: Montrucchio, D’Amico, Barlocco, Tonon, Tonsi, Mologni, Villanova, Oikonomidis.

Arbitro: Pelagatti di Arezzo. Guardalinee: De Troia, Croce. IV uomo: D’Angelo

Marcatori: 7′ e 60′ Cataldi (L), 74′ Tounkara (L)
Ammoniti: Zanotti (A), Strakosha (L), Pollace (L), Palma (A), Tounkara (L), Mangni (A)

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