Berisha torna su Serbia-Albania: "Ho provato bruttissime emozioni. Sono sicuro che la sconfitta a tavolino si risolverà in appello" - Lazio News 24
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2014

Berisha torna su Serbia-Albania: “Ho provato bruttissime emozioni. Sono sicuro che la sconfitta a tavolino si risolverà in appello”

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Il portiere della Lazio e dell’Albania Etrit Berisha ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle decisioni prese dall’Uefa dopo la sospensione della partita Serbia-Albania. Al giornale albanese Dita, Berisha ha detto: “L’ho vissuta la guerra in Kosovo, vagamente, e poi c’è stata l’occasione di giocare a Belgrado. Ci avevo pensato a lungo, mi sono detto ‘ok, andrà bene, non ci saranno problemi per ciò che è successo in passato. Tutto sarebbe potuto filare liscio, credevo. Ma appena ho visto i poliziotti, i tifosi, l’atmosfera; ho avuto una strana sensazione. Il modo in cui si sono comportati i tifosi è stato un evento terribile. Stavamo giocando a pallone su un campo di calcio, non su un campo di battaglia. Per me è stata una bruttissima emozione. Ero convinto che bastava anche solo facessimo un gol per avere tutti i tifosi sul campo”Sulla sconfitta a tavolino per l’Albania: “Una decisione assurda, ma so che cambierà. Non abbiamo fatto assolutamente nulla per perdere la partita. Abbiamo fatto ricorso, in corte d’appello si risolverà tutto. Sono convinto che non si chiuderà così, me lo sento”Sulla sua famiglia e i valori patriottici“La mia famiglia è tutto per me, ogni giorno parlo con loro e gli consiglio. L’Albania e il Kosovo sono tutto per noi. Ai nostri occhi, l’unificazione dei territori albanesi appare grandiosa. E forse, nonostante le conseguenze stabilite dalla Uefa, questa partita ha avuto anche degli aspetti positivi. Tutto il mondo parla della nostra nazionale. E soprattutto noi che siamo cresciuti in Kosovo facciamo del nostro meglio per rappresentare degnamente l’Albania”. Alcuni giocatori si sono rifiutati di giocare nella Nazionale, come Januzaj, del Manchester Utd, di origini kosovare: “Gli albanesi nascono con un sentimento che non puoi avere se nasci altrove. Forse non si sentono parte di noi, come se fossimo un corpo solo. D’altronde, chi non è convinto è meglio non si faccia avanti. Adesso siamo un gruppo in cui ogni elemento dà il massimo. Ciascuno darà sempre tutto, fino all’ultima goccia di sudore, per raccogliere quel successo che ancora manca all’Albania. Coi tifosi abbiamo fatto molto insieme. Faremo di tutto per dare a voi e a noi stessi ciò che meritiamo da tempo”. Infine, scherza sulla sua esperienza in Italia: “Quando un italiano ti dice ‘non ti preoccupare’ in realtà significa che c’è il rischio non sappia come eseguire il suo compito!”

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