Calcioscommesse, Avv. Buceti: "La decisione di contestare questi reati a Mauri è abnorme. Per Stefano la cosa non andrà oltre l'udienza preliminare" - Lazio News 24
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Calcioscommesse, Avv. Buceti: “La decisione di contestare questi reati a Mauri è abnorme. Per Stefano la cosa non andrà oltre l’udienza preliminare”

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E’ ancora polemica tra Stefano Mauri e la Procura di Cremona. Il collegio difensivo del centrocampista della Lazio, che nella casa circondariale della città sul Po ha trascorso una settimana di reclusione prima di essere trasferito ai domiciliari, non ha gradito la richiesta di rinvio a giudizio per associazione a delinquere e concorso in frode sportiva e l’avvocato Amilcare Buceti, che fin dall’inizio difende il capitano biancoceleste insieme al collega Matteo Melandri, non lo ha nascosto: «Dal punto di vista strettamente normativo – ha attaccato – la decisione di contestare questi reati al mio cliente è abnorme, sbagliata, illegittima e gravemente lesiva dei suoi diritti. Se me lo aspettavo? Sì perché la sensazione è che ci fosse, del tutto lecitamente, un pregiudizio nei confronti del mio assistito, che però ha le spalle forti. E’ stato fatto un incidente probatorio che si è risolto in una direzione coerente solo con la nostra posizione e non con quella della Procura. Dal mio punto di vista la contestazione dell’associazione a delinquere non doveva essere partorita dall’attività della procura di Cremona, ma così non è stato. Sono in gravissimo disaccordo». Melandri ha aggiunto: «Anche io mi aspettavo questa scelta della Procura perché ho percepito che, del tutto lecitamente e in buona fede, c’era un chiaro pregiudizio nei confronti del nostro cliente. Dopo l’assurda vicenda dell’arresto, era un qualcosa di scontato. Mauri ha le spalle forti, ha la coscienza a posto, è un professionista». «Non ho dubbi che per Stefano la cosa non andrà oltre l’udienza preliminare» ha chiuso Buceti.

MALAGO’ PRO CONTE – A sostegno del ct della Nazionale si è invece schierato il numero uno del Coni, Giovanni Malagò: «Conte è accusato di frode sportiva? Ha già pagato, ma, come mi è stato insegnato, la giustizia sportiva è come l’antidoping e non si commenta».

SORPRESA COLANTUONO – Il tecnico dell’Atalanta, che è stato inserito nell’elenco degli indagati dopo l’incidente probatorio, all’Ansa si è limitato a dire: «Non ho ancora ricevuto niente». Colantuono, tirato in ballo per l’Over di Crotone-Atalanta (2-2) insieme al ds Gabriele Zamagna e ai calciatori Doni e Santoni (secondo la Procura informarono anche Troest, Peluso, Bellini e Ferri) e al portiere dei calabresi Emanuele Concetti. Quest’ultimo, attraverso una nota del club, ha ribadito che «certe illazioni sono del tutto prive di qualsiasi fondamento o riscontro oggettivo» e ha tenuto a precisare la sua «assoluta estraneità ai fatti ipotizzati». Il Crotone, si legge nella stessa nota, «è assolutamente convinto dell’estraneità del proprio tesserato dalla vicenda, conoscendone anche le qualità morali ed umane che lo contraddistinguono».

CONDANNA – Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ha invece fatto sentire la sua voce: «Siamo davanti ad un quadro inquietante: le scommesse rappresentano un fardello che pesa sulla regolarità dello sport più popolare in Italia e, in attesa che la magistratura faccia il suo corso e accerti le responsabilità, la chiusura delle indagini da parte del pm di Cremona dimostra che anche il nostro calcio molto malato. È necessario rompere i silenzi e avere il coraggio della denuncia seria e documentata come hanno fatto tante piccole squadre e realtà locali». 

Corriere dello Sport

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