Europa League, scontri tra polizia e tifosi del Feyenoord a piazza di Spagna e Villa Borghese - Lazio News 24
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2015

Europa League, scontri tra polizia e tifosi del Feyenoord a piazza di Spagna e Villa Borghese

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Guerriglia in piazza di Spagna. Dopo tre ore di tensione, poco prima delle 16.30 si è scatenata la battaglia. Gli hooligans del Feyenoord, che oggi alle 19 affronta la Roma in una partita di Europa League, hanno lanciato fumogeni contro gli agenti che, schierati sulla scalinata di Trinità dei Monti, hanno reagito con una carica fin dentro via di San Sebastianello. I tifosi hanno risposto tirando bottiglie e oggetti contro i poliziotti. Poi hanno anche cominciato a devastare auto, motorini, cestini della spazzatura. Almeno tre supporter sono rimasti feriti. Lesioni anche per nove poliziotti e per un fotografo. Le forze dell’ordine stanno esaminando le posizioni di alcune delle persone bloccate durante i tafferugli.

La piazza è stata sotto assedio per ore, già dalla mattinata completamente invasa da supporter olandesi che hanno esploso qualche petardo, bevuto birre, spaccato bottiglie e gettato vetri nella fontana della Barcaccia appena restaurata. Un frammento della fontana è stato divelto ed è visibile in fondo all’acqua tra lattine e cartoni di birra. A terra un tappeto di rifiuti. Molti negozi sono stati costretti a chiudere: “Abbiamo paura – ha detto un negoziante – è stata una guerriglia”. Poi, sotto la scalinata, il clima è tornato più calmo mapiazza di Spagna è ridotta a una sorta di campo di battaglia. E l’allerta resta alta: ora i tifosi ospiti dovranno raggiungere lo stadio Olimpico attraversando la città.

Altre cariche di alleggerimento ci sono invece state a Villa Borghese. Dopo il caos in piazza di Spagna, centinaia di tifosi del Feyenoord si sono infatti riuniti in piazzale delle Canestre, vicino alla Terrazza del Pincio, controllati da decine di poliziotti in tenuta antisommossa, venti blindati e agenti della Digos. Nuova tensione, manganellate e lanci sporadici di bottiglie al momento di salire sugli autobus dell’Atac che porteranno i tifosi all’Olimpico dove la normale viabilità è stata chiusa già dalle 16. Cori e fumogeni anche sui bus.

Gruppi di supporter sono stati notati in altre zone del centro, come Fontana di Trevi, mentre camminavano intonando cori da stadio con buste piene di bottiglie di birra nonostante il divieto di vendita e somministrazione di alcolici in vigore da ieri sera alle 20 nei municipi I, II e XV. Lo stop, stabilito con un’ordinanza emessa dal prefetto di Roma, è valido fino alle 24 di stasera. Anche se la Confesercenti, che protesta per le modalità e la frettolosa comunicazione del provvedimento, denuncia che “i venditori abusivi continuano a vendere bottiglie di birra attorno agli assembramenti di tifosi, ma nessuno dice nulla”.

Marino: “Città devastata”. “Roma devastata e ferita. In contatto con Prefetto, Questore e Ambasciatore d’Olanda. Non finisce qui”ha scritto intanto su twitter il sindaco di Roma Ignazio Marino.

Tensioni a Campo de’ Fiori. Le tensioni erano iniziate ieri sera, in una città presidiata da 1300 agenti: intorno alle 22 decine di tifosi della squadra ospite, dopo aver bevuto birre e altri alcolici, hanno iniziato un fitto lancio di bottiglie e oggetti vari contro le forze dell’ordine, presenti in piazza Campo de’ Fiori proprio per impedire che i contatti con i tifosi della squadra di casa. Trentatrè le persone fermate, tutti olandesi tifosi del Feyenoord, 16 delle quali poi arrestate dalla polizia di Stato e sette dai carabinieri. E’ il bilancio dei disordiniavvenuti nella notte.

Gli arresti. L’intervento delle forze dell’ordine ieri ha permesso di isolare i violenti. Al termine degli accertamenti 16 di loro, tutti di età compresa tra i 20 ed i 28 anni, sono stati riconosciuti come autori dei disordini e arrestati dalla polizia per i reati di resistenza, lesioni, rissa, violenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Sei agenti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per ferite e contusioni. Poco più tardi, vicino via del Corso, i carabinieri sono intervenuti dopo le segnalazioni di altre risse, sempre tra tifosi olandesi. Un gruppo è fuggito su vicolo del Piombo, altri ancora hanno provato a scappare in taxi. Sei alla fine i tifosi olandesi arrestati dai carabinieri, che hanno anche sequestrato due manganelli telescopici e dei passamontagna. Per tutti, si è svolto questa mattina il processo per direttissima presso il Tribunale. La condanna patteggiata dai primi otto tifosi del Feyenoord è una multa di 45mila euro al posto di sei mesi di carcere. Gli imputati, sottoposti alla misura del Daspo, devono anche lasciare la capitale. Il gruppo, nelle prossime ore, sarà accompagnato a Fiumicino in attesa di fare rientro a Rotterdam nella giornata di domani con i voli già prenotati. Il tribunale dovrà convalidare altri 14 arresti di tifosi olandesi accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I 500 tifosi olandesi senza biglietto. A Roma sono giunti circa 6mila i tifosi olandesi. Ma altri 500 sarebbero arrivati nella capitale senza biglietto e per aggirare i normali controlli sarebbero passati per il Belgio.

L’hashtag #RomaFeyenoord. A raccontare l’invasione (in questo caso pacifica) dei tifosi olandesi a Roma sono i social network, da Twitter a Facebook, passando per Instagram. Rilanciando l’hashtag #RomaFeyenoord, i supporter del club di Rotterdam si ritraggono in fila per entrare al Colosseo, a passeggio per i Fori Imperiali e per le vie del centro storico. Una foto con alcune decine di tifosi in posa sulla scalinata di piazza di Spagna è stata pubblicata anche dal profilo ufficiale del Feyenoord, che augura ai suoi tifosi un “buongiorno da Roma”. Come a voler prendere le distanze da quanto accaduto ieri sera tra Campo dè Fiori e via del Corso e da quegli ultrà che continuano a postare foto di piazze e fontane colme di bottiglie di birra.

Il club di Rotterdam. Pochi minuti dopo gli scontri, ieri sera, sul sito della squadra olandese Feyenoord è stato pubblicato un comunicato: “Siamo sorpresi dalle decisioni della questura di Roma”. Il club di Rotterdam, nonostante le scene di Campo dè Fiori e i 33 fermati tra i suoi supporter, ha deciso di far sentire la sua voce, criticando le disposizioni della polizia: “Siamo rimasti spiacevolmente sorpresi – si legge nella nota – dalla decisione unilaterale della polizia di cambiare le disposizioni concordate per i nostri tifosi. Mercoledì ci è stato comunicato che i nostri sostenitori in possesso di regolare biglietto si dovevano ritrovare in un punto di ritrovo per raggiungere lo stadio a bordo di navette e non più all’interno dello stesso impianto, come precedentemente deciso in piena intesa con le forze dell’ordine. La comunicazione da parte della polizia è particolarmente inaspettata, perché il Feyenoord ha iniziato a preparare con cura questa gara dall’inizio di gennaio e gli accordi presi con la Roma e la questura sono stati confermati per iscritto”. Il comunicato continua con toni polemici: “Il Feyenoord ha violentemente protestato contro questa decisione improvvisa e dichiara che i sostenitori del club sono già ampiamente informati del programma precedentemente stabilito. La polizia sostiene tuttavia la sua decisione, senza darci altre scelte”. Il team olandese si dice insoddisfatto anche per il numero di biglietti riservati ai suoi supporter: “Le autorità hanno deciso lo scorso giovedì la vendita libera dei tagliandi per il match, anche per il settore ospiti. Il Feyenoord, invece, è stato costretto a vendere i biglietti diverso tempo fa. Inoltre, il club dall’inizio delle consultazioni con As Roma e le autorità ha esortato a vendere la piena capacità del settore per i tifosi in trasferta. Ci sono stati messi a disposizione solo 5.000 posti, mentre quello spicchio di stadio Olimpico ha una capienza di circa 5.800 posti”.

I commercianti romani. “Quello che è successo ieri notte a Campo dè Fiori ha dell’inverosimile – ha detto il presidente di Confcommercio Roma, Rosario Cerra – Gli esercenti sono stati costretti, da un’ordinanza emanata in ritardo e ancora peggio comunicata, a non vendere bevande alcoliche e a barricarsi dentro i propri negozi, mentre nella piazza è accaduto di tutto. Gli abusivi – ha proseguito Cerra – hanno avuto campo libero e così centinaia di bottiglie di alcolici sono state vendute ai tifosi del Feyenoord e le immagini di questa mancanza di coordinamento oggi stanno facendo il giro d’Europa, dando della nostra città un’immagine che non merita. Non basta emanare ordinanze se poi non gli si dà seguito con un adeguato presidio del territorio: così facendo viene solo penalizzato chi, ogni giorno, onestamente fa il proprio lavoro, favorendo, al contrario, l’illegalità e gli abusivi”, ha concluso.

L’ambasciata olandese in Italia: ci sono “black block” della tifoseria. Per Aart Heering, addetto stampa dell’ambasciata olandese in Italia, il caos a Campo dei Fiori è stato causato da “un gruppo che potremmo definire i Black block della tifoseria, che si sono ubriacati in modo vergognoso e hanno avuto un comportamento disdicevole”, ma “la polizia italiana ha saputo gestire la situazione e noi ci fidiamo delle autorità italiane”. Per fortuna, ha proseguito Heering, “non ci sono stati feriti, ma bloccare le tifoserie estreme non è semplice”. La tifoseria ‘sana’ viene scortata nel viaggio verso Roma, “ma se poi c’è chi, pur non avendo il biglietto o essendo sottoposto al Daspo, prende la macchina e parte, è davvero difficile intercettarli”. Si tratta, secondo l’Ambasciata, di 100-200 persone, che “la polizia italiana ha saputo tenere a bada”. Heering ha aggiunto che stasera l’ambasciatore sarà allo stadio per seguire la partita e si è augurato che vada tutto bene. “Certo, purtroppo in mezzo ai tifosi c’è anche chi va allo stadio per battersi”, ha ammesso Heering, assicurando che l’ambasciata dà tutta l’assistenza necessaria, “anche per evitare che quanto accaduto ieri possa ripetersi”. Oggi i Black Bloc della tifoseria dovrebbero stare più calmi, secondo l’ambasciata, “perché non vogliono perdersi la partita”. L’augurio, ha concluso Heering, è di poter vedere “una bella partita”.

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