Lazio, Cardone: «Troppi infortuni? Non può essere una coincidenza! E i casi Rovella e Vecino...»
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Lazio, Cardone: «Troppi infortuni? Non può essere una coincidenza! E i casi Rovella e Vecino…»

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Lazio, Cardone: «Troppi infortuni? Non può essere una coincidenza! E i casi Rovella e Vecino…». Le parole del giornalista

Nel suo intervento ai microfoni di Radiosei, il giornalista Giulio Cardone ha fatto il punto sulla preoccupante emergenza che sta colpendo l’infermeria della Lazio, analizzando le situazioni più delicate relative a CastellanosVecino e Rovella.

L’ultimo a fermarsi in ordine di tempo è stato l’attaccante argentino, la cui situazione è fonte di grande apprensione in vista dei prossimi impegni. Cardone ha fornito un quadro dettagliato della situazione. «Castellanos si è bloccato nell’ultimo allenamento della settimana, oggi sono in programma gli esami e capiremo l’entità dell’infortunio. Il problema è al retto femorale della gamba destra, la zona è delicata; è difficile credo evitare la lesione, al momento è difficile anche prevedere la sua presenza contro la Juventus. Teoricamente lo stop è di almeno 20 giorni. Lui l’ha presa male, perché da inizio stagione si stava allenando bene. È già la settima lesione muscolare per i giocatori della Lazio, per un totale di dodici infortuni da inizio stagione e stiamo solo a ottobre».

Questo numero anomalo di infortuni solleva interrogativi sulle cause, un tema su cui il dibattito è aperto. «Ho parlato dopo la partita contro il Torino della situazione dei campi di Formello, ma la società ci dice che non è così. I preparatori ci dicono invece che non è colpa dei carichi di lavoro, ma qualcosa credo ci sia. Difficile pensare che sia una coincidenza. La cosa strana è che le fasce muscolari coinvolte negli infortuni sono tutte diverse, così diventa anche difficile capire su cosa lavorare. Il settore sanitario si occupa dei recuperi, per trovare le cause bisogna guardare ad altro».

Oltre alle nuove problematiche, il giornalista ha evidenziato due casi pregressi, definiti complessi e di difficile gestione per il club. «Ci sono due casi enormi da gestire. Uno è quello di Vecino, i responsi dicono che lui non ha nulla da prima della gara contro il Verona. Dovrebbe tornare in gruppo. Questa è stata una situazione però inaccettabile. Il secondo caso è quello di Rovella. Tutti gli hanno consigliato di operarsi per guarire definitivamente, però lui ha deciso di optare per la terapia conservativa».

Infine, Cardone ha concluso con una riflessione su un recente comunicato societario. «Prendiamo atto di questo comunicato, io credo ci sia stata una richiesta della Consob. Io avrei fatto altro, spiegando la situazione in un altro modo. Ma la comunicazione sta cambiando».

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