Immobile: «Sono felice alla Lazio. Inzaghi? Fin quando sarò a Roma, voglio averlo come allenatore» - Lazio News 24
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Immobile: «Sono felice alla Lazio. Inzaghi? Fin quando sarò a Roma, voglio averlo come allenatore»

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A margine del premio Football Leader ritirato a Napoli, l’attaccante della Lazio Ciro Immobile ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti, rispondendo anche alle domande sul calciomercato

Premiato nella sua Napoli con il premio ‘Football Leader‘ come ‘Giocatore dell’anno‘, Ciro Immobile alla fine della manifestazione si è concesso alle domande dei cronisti presenti. Tema caldissimo ovviamente il calciomercato: «Quando ero all’estero la Lazio è stata più forte del Napoli a volermi e siamo riusciti fare tutto con più velocità. Poi è ovvio che quello è stato un passaggio dove o era Napoli o era Lazio. I biancocelesti erano più convinti di quello che stavano facendo. Una volta fatta questa scelta sarà difficile venire a Napoli. Quello era il momento giusto ed è passato. Io al Napoli con Insigne? Lorenzo è un amico ci sentiamo spesso, come ho detto sto bene alla Lazio non ho ulteriori pensieri per il mercato. Inzaghi? Sarebbe un ottimo acquisto per il Napoli ma ce lo teniamo stretti alla Lazio (ride ndr). Diciamo che a qui sono buongustai. Ho sentito nomi importanti. Sarri ha fatto un grande lavoro, ha riportato entusiasmo, lottato per lo Scudetto. Inzaghi è destinato a crescere, la Lazio ha in mano un allenatore importante. Fino a quando sarò alla Lazio voglio avere lui come tecnico. Futuro? Resto tranquillo e sto bene. Io e la mia famiglia ci siamo ambientati a Roma. Questa società mi ha dato tanto e io ho dato tanto a loro, e sono felice di continuare. È normale quando fai tanti gol che comincino a girare voci di mercato, ma io voglio solo passare l’estate con la mia famiglia».

INFORTUNIO E MERCATO – «Ho sofferto le ultime settimane, facendo una stagione così e arrivare alla fine non potendo giocare fisicamente alla pari con gli altri mi ha fatto rosicare. Fa parte del calcio l’infortunio, mi dispiace per come è andata a finire. Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. Abbiamo riportato 70 mila persone allo stadio che non si vedevano da tanto tempo e abbiamo lottato fino alla fine con grandi squadre per entrare in Champions. Rimane l’amarezza per la stagione fatta, avevamo tanti obiettivi, siamo usciti in semifinale di Coppa Italia, ai quarti di Europa League, perdere così alla fine fa male ma fa parte del calcio e non ci si deve abbattere. Ringrazio il sindaco per questo premio, è bello riceverlo nella mia città. Mancato arrivo a Napoli? Non credo siano stati problemi economici, ma semplicemente non c’è stata la giusta voglia di portare a termine l’affare».

NAZIONALE – «È uno stimolo la concorrenza in Nazionale. Mancini l’ho sentito perché voleva sapere come stavo dopo l’infortunio. Ci riuniremo mercoledì e il mister ci vorrà conoscere. A settembre con le qualificazioni all’Europeo dovremo riscattarci. È dura non essere al Mondiale, farò anche fatica a guardarlo. Non so se guarderò qualche partita, forse solo la finale».

MILINKOVIC E DE VRIJ – «Sergej fa delle cose che ho visto fare a pochi giocatori. È un profilo importante perché ha una struttura fisica che non gli permette di andare mai in difficoltà. Come InzaghiSergej è destinato a crescere ancora di più. Ha dei margini di miglioramento davvero importanti». Poi su de Vrij: «Stefan è un ragazzo davvero di cuore. Io ho legato molto con lui. Ci è rimasto davvero male, era una situazione complicata e alla fine della partita ha pianto. Forse potevamo fare qualcosa in più anche noi a Crotone per evitargli questa situazione spiacevole».

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