Baronio su Pioli: "Il suo valore non si discute. Alla squadra manca la Curva" - Lazio News 24
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2015

Baronio su Pioli: “Il suo valore non si discute. Alla squadra manca la Curva”

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Roberto Baronio, ex centrocampista della Lazio è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica I Laziali Sono Qua parlando del momento della Lazio, sul l’operato di Pioli e sulla sua esperienza da allenatore dell’U18 italiana:

Sul momento della Lazio
“Dal di fuori è difficile dire quale sia il problema. Sicuramente il fatto che l’anno scorso la squadra giocava una volta a settimana favoriva. Basta vedere l’Inter quest’anno. Se poi si vanno ad inserire ulteriori problemi come i difficili rinnovi e il mercato un po’ deludente, si arriva ad una rottura degli equilibri che c’erano nella passata stagione. Ovviamente queste sono considerazione che faccio dall’esterno”.

Su Pioli
“Quando la squadra non gira le critiche della stampa e dei tifosi ricadono sull’allenatore. La squadra l’anno scorso ha fatto vedere cose importanti, merito soprattutto di Pioli. Evidentemente il gruppo è scarico e non riesce ad esprimere ciò che chiede l’allenatore. Stefano è un Mister molto bravo, non può diventare scarso da un anno all’altro. Per me il suo valore non si discute. Il problema è che nella passata stagione tutti lavoravano per la squadra, quest’anno sembra che ognuno pensi al proprio orticello”.

Sulle parole di solidarietà di Buffon verso la tifoseria laziale
“Molto bello il messaggio di Gigi, che conosco benissimo avendo giocato con lui nelle giovanili della Nazionale. Ho apprezzato molto la solidarietà di tutte le tifoserie nei confronti delle curve romane. Non capisco perché queste limitazioni ci siano solo all’Olimpico. Vedere lo stadio deserto è brutto perché Lazio e Roma meritano il tifo che hanno. Secondo me, Marchetti intendeva questo dopo la gara contro la Juve, cioè che alla squadra manca la Curva. Magari non lo ha detto nei giusti termini”.

Sulla Serie A
“Mi piacciono molto Napoli e Fiorentina. La squadra di Sarri ha un gioco totalmente diverso rispetto alla scorsa stagione e questo evidenzia la mano dell’allenatore. Sento dire che il livello del campionato si è alzato perché più squadre lottano per lo scudetto, ma ho il sentore che invece sia sceso e che per questo sia accessibile a più squadre”.

Sulla sua esperienza come commissario tecnico dell’Under 18 italiana
“Per me è qualcosa di nuovo. Non è facile proporre il proprio gioco avendo a disposizione 3-4 giorni al mese, ma d’altro canto è stimolante. E’ una bellissima esperienza che sto vivendo fino in fondo col massimo impegno e rispetto. E’ un onore rappresentare la Nazionale italiana a prescindere da quale rappresentativa sia. Da giocatore mi emozionavo a sentire l’inno di Mameli e mi emoziono anche oggi da allenatore. Ringrazio Conte che mi ha dato questa possibilità. Di giovani interessanti nelle varie Under e nelle giovanili dei club ce ne sono tanti. Quando si dice che non ci sono più giocatori validi non è vero. Io i provini non li farei ai ragazzi, ma agli allenatori. La crescita dei giovani dipende dal loro apporto. Ci sono dei mister adatti ai giovani e altri adatti agli adulti. Rapportarsi con un ragazzo o con un uomo non è la stessa cosa”.

Su Lazio Sampdoria di lunedì sera
“Entrambe le squadre vivono un periodo no. Non si capisce perché la Lazio si esprima meglio in Europa. Se la squadra di Pioli vincesse, di sicuro non significherebbe che la crisi è finita. Ci vorrà un po’ per uscirne, ma una vittoria aiuterebbe di certo”.

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