Lazio, l'emozionante ricordo di Di Vaio sui biancocelesti
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Lazio, il ricordo di Di Vaio: “Fu Pulici a portarmi in biancoceleste e per me si chiude un cerchio”. E sul futuro dei biancocelesti non ha dubbi…

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Lazio, Di Vaio premiato come Manager of the Year: «Felice Pulici mi portò qui 40 anni fa». Le dichiarazioni dell’ex biancoceleste

Nel corso della cerimonia di consegna dei premi Manlio Scopigno e Felice Pulici 2024/2025, tenutasi oggi presso il Salone d’Onore del CONI, è stato premiato come Manager of the Year Marco Di Vaio, attuale direttore sportivo del Bologna. L’ex attaccante, visibilmente emozionato, ha voluto ricordare i suoi esordi calcistici, nati proprio grazie alla Lazio, club che gli aprì le porte del calcio professionistico.

«È un grande orgoglio ricevere questo premio nel nome di Scopigno e di Felice Pulici. Per me è come chiudere un cerchio, perché 40 anni fa fu proprio Pulici a portarmi alla Lazio. È un grande onore e una grande emozione», ha dichiarato Di Vaio durante la conferenza stampa all’Olimpico.

Un legame profondo, quello con la Lazio, che l’ex bomber non ha mai dimenticato. Cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, Di Vaio ha poi intrapreso una lunga carriera che lo ha portato a vestire maglie prestigiose, ma il suo primo passo nel mondo del calcio professionistico resta indissolubilmente legato al club capitolino.

Lazio, Di Vaio e il modello Bologna: «Organizzazione e visione chiara»

Dopo il ricordo dei suoi anni laziali, Di Vaio ha parlato anche della sua attuale esperienza da dirigente, sottolineando il valore del progetto del Bologna e la forza della visione societaria portata avanti dal presidente Joey Saputo.

“La forza del nostro presidente è quella di saper organizzare e dare un’idea chiara di cosa vuole dal club. All’inizio non è stato semplice passare dal calcio americano a quello italiano, ma ha saputo adattarsi. Oggi stiamo costruendo qualcosa di importante: abbiamo riportato una Coppa Italia che mancava da 50 anni. Merito del mister, dello staff e di Giovanni Sartori, che ha fatto un lavoro straordinario nella costruzione della squadra».

Lazio, il messaggio di Di Vaio: «Lavoro e mentalità, così si cresce»

Infine, Di Vaio ha spiegato la filosofia che guida il Bologna e che, in fondo, rispecchia anche lo spirito che aveva imparato ai tempi della Lazio: «Puntiamo tutto sul lavoro quotidiano, è la mentalità che il mister Italiano trasmette al gruppo. Nonostante le partenze di giocatori come Calafiori e Zirkzee, siamo rimasti competitivi. Vogliamo lottare fino a marzo e aprile per conquistare di nuovo l’Europa».

Un riconoscimento speciale, dunque, che riporta Marco Di Vaio là dove tutto era cominciato: alla Lazio, nel segno di Felice Pulici, l’uomo che ne intuì il talento quasi quarant’anni fa.

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