Gasperini: «Pochi punti? Ci sono stati episodi clamorosi: 15 errori del Var in 12 partite»
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Gasperini: «Pochi punti? Ci sono stati episodi clamorosi: 15 errori del Var in 12 partite»

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Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato della stagione della Dea lamentandosi degli errori arbitrali

Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato alla Cittadella dello Sport di Bergamo della stagione della Dea.

DIMISSIONI – «Ma dove le avete sentite? Vi chiedo un po’ di correttezza, le parole troppo spesso sono ribaltate e capovolte, trasformate, io oggi sentivo addirittura che volevo cambiare 20 giocatori. Serve un po’ più di serietà non parlate mai con la mia voce, non mi mettete in mezzo a dei vostri ragionamenti. Non do le dimissioni oggi. Io ho detto quali sono le tre strade, ma sono abbastanza banali, serve la chiarezza. Il motivo è tecnico. Ci sono stati dei momenti incredibili in cui ci sono stati oltre 15 episodi da VAR giudicati al contrario, mi è dispiaciuto che nessuno di voi ha preso le parti dell’allenatore e della squadra. Comunque lo so che se ringiovanisci troppo perdi competitività, ma bisogna pensare al futuro, poi puoi essere anche competitivo subito, ma non ne hai la certezza. Comunque la nostra rimane una buona squadra».

MERCATO – «Lo chiedo in camera caritatis, poi dipende dalla realtà. Anche di quello che è il mercato, è un lavoro di équipe, di squadra, in base alle disponibilità economiche, alla tua capacità, alla tua bravura. E alla fortuna. Questa però non è roba mia, io non sono mai entrato nelle operazioni di mercato. Magari mi è capitato di dire “dobbiamo prendere un portiere o un attaccante” lo dico tutti gli anni. L’Inter ha preso Lukaku, la Juventus Vlahovic, la Roma, il Napoli. Ho detto prima di Zapata. Alzi nell’immediato, poi ci sono attaccanti da 100 milioni e da 5. Puoi avere capacità con uno o l’altro. Di giocatori ne sono arrivati una vagonata in questi sei anni, hanno giocato tutti. Bellanova? Ha fatto la sua parte, non è stato riscattato, ma non entro nella questione soldi. Per quello non sono mai decisivi, ho sempre rispettato il lavoro dello scouting. “Sei convinto? Prendilo”, non posso sindacare se lo hai visto giocare, io magari l’ho visto su Wyscout. Non ho messo dei veti a nessuno, poi li ho provati, qualcuno è andato bene. Sono andati via perché sono plusvalenze per la società. Lì è una colpa, quando alleni un giocatore, non fa bene ed esplode puoi fare il mea culpa, Bellanova è un bel giocatore».

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