D'amico: «La morte di Wilson una notizia tragica, vi racconto un aneddoto»
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D’amico: «La morte di Wilson una notizia tragica, vi racconto un aneddoto»

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Vincenzo D’Amico ha ricordato Pino Wilson in una bellissima intervista rilasciata al Messaggero: ecco alcuni estratti

Intervistato da Il Messaggero, Vincenzo D’Amico ha parlato di Pino Wilson:

NOTIZIA DELLA MORTE – «Ho saputo della notizia della morte di Pino Wilson in un modo scioccante. Ero all’oscuro di tutto, poi leggo il messaggio di un giornalista di tg: “Volevamo parlare con lei per avere un ricordo di Pino Wilson”. Lì per lì non capisco nulla, penso: un ricordo di che? Ma subito mi arrivano le telefonate degli amici che mi informano. Una botta micidiale».

RICORDI E ANEDDOTI – «Io avevo 17 anni, lui era già Wilson. Me ne stavo lì, in silenzio, sull’attenti. Diventò capitano quell’anno con Maestrelli, prima la fascia era di Nello Governato o di Ferruccio Mazzola. Io esordii in quella stagione, con Pino in campo, Massa e Chinaglia compagni d’attacco. Piano piano, nei mesi, l’ho conosciuto meglio ed è nato un grande rapporto che è durato tutta la vita. Sempre stato un uomo di grande personalità, di livello culturale sopra la media. Non c’era quasi nessuno all’epoca tra i calciatori di Serie A che andasse all’università come lui, e si laureò pure. Ma quando entravi in Pino e lo capivi ti accorgevi che era uno di noi, simpatico, pronto alla battuta, uno vero. Anche un capitano in campo e fuori, un fratello maggiore: una volta Maestrelli decise che doveva controllarmi di più a tavola e finì che Pino veniva sempre a pranzo con me. Ho passato la vita a tavola con lui fino a poco tempo fa».

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