Da dimenticato a jolly: la 'remuntada' di Patric, il talismano di Inzaghi - Lazio News 24
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Da dimenticato a jolly: la ‘remuntada’ di Patric, il talismano di Inzaghi

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Sembrava essere un sicuro partente in estate e invece Patric si sta ritagliando il suo spazio, tant’è che per lui è ancora possibile un futuro in biancoceleste

Terza scelta sulla destra, chiuso da Marusic e Basta. Il modulo a cinque non lo favorisce, per questo sembrava scritto il suo addio a fine stagione, complice un’annata che difficilmente l’avrebbe visto protagonista e invece…Invece Patricio Gabarron Gil, per tutti Patric, è riuscito a ritagliarsi il suo spazio. Dopo la partita con il Napoli, Inzaghi perde tutti i difensori e con il Verona c’era una retroguardia da inventare. Da lì lo spagnolo si riscopre jolly, occupando il ruolo di centrale di destra per la prima volta. Precedentemente era successo soltanto in allenamento, con Inzaghi da sempre stuzzicato da quest’idea. Patric è spagnolo, cresciuto nel Barcellona e tecnicamente valido. Talmente tanto da poter essere un regista difensivo, in grado di far partire l’azione.

DUTTILITÀ – La Lazio è la squadra in Serie A ad aver giocato il maggior numero di partite (43). Tanti sono gli infortuni in stagione e un calciatore in grado di giocare in più ruoli riuscirà sempre a ritagliarsi il suo spazio. Così è accaduto a Patric, che grazie a questa trasformazione di Inzaghi, può ricoprire quattro ruoli: due in difesa e due a centrocampo, su entrambe le fasce. Inizialmente si pensava che il suo impiego nei tre difensori fosse dovuto alla mancata sostituzione di Hoedt e quindi per esigenze numeriche. Invece con lo Steaua, in una partita da dentro o fuori, a sorpresa è stato riproposto lo spagnolo, che ancora una volta ha risposto presente.

TALISMANO – Chi conosce Inzaghi sa perfettamente che una delle sue ossessioni più grandi è la scaramanzia. Patric ha disputato 8 partite d’Europa League, tutte tranne l’esordio con il Vitesse e l’andata con lo Steaua. Una vittoria in rimonta e una sconfitta. Nel ritorno con i romeni, viene schierato a sorpresa, poi in Ucraina complice le non perfette condizioni di Basta e Marusic, Inzaghi lo ripropone. Un caso? Forse, ma sicuramente per il tecnico, il biondo di Mula è un talismano, un uomo su cui poter contare in qualsiasi momento. Qualche ingenuità l’ha commessa quando è entrato a gara in corso, come con la Juve e il Genoa, mentre sempre sopra le righe le sue partite dall’ 1′. Ora pare che la società e il tecnico siano decisi a puntare su di lui anche in futuro (qui la notizia), per la gioia dei tifosi. E’diventato un idolo grazie alla sua simpatia fuori dal campo e alle sue esultanze sfrenate dopo i gol. Sorridente, solare, umile e anche più utile. E’ un’uomo spogliatoio e di grande carisma nonostante la giovane età. La sua avventura con la Lazio è destinata a continuare. Uno spagnolo senza ruolo, ma con un futuro scritto, ancora con la maglia biancoceleste. Con il sorriso ha conquistato il pubblico, con le prestazioni Inzaghi. Il talismano d’Europa non vuole fermarsi, anzi vuole stupire ancora. Magari già dal quarto con il Salisburgo, sognando di salire su quell’aereo con direzione Lione.

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