Alla Lazio manca sempre qualcosa: «Ora Lotito lanci un segnale»
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Alla Lazio manca sempre qualcosa: «Ora Lotito lanci un segnale»

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Il Corriere dello Sport analizza la sconfitta della Lazio contro il Napoli, chiedendo a Lotito di lanciare un segnale

Il Corriere dello Sport in edicola analizza la sconfitta contro il Napoli di ieri sera all’Olimpico. Ecco il pensiero di Alberto Dalla Palma.

«La Lazio? Possiamo definirla la grande incompiuta di questo campionato, soprattutto dopo un’ora di grande calcio contro il Napoli: conquista il campo, metro dopo metro, lo chiude nella propria area a sbaglia almeno tre gol, prima con Luis Alberto, poi con Immobile e ancora con Felipe Anderson. Palleggia che è una meraviglia, ritrova all’improvviso tutte le qualità di cui è in possesso da anni e aggiunge la capacità di aggredire che le ha regalato Sarri: ma non riesce a entrare nella partita fino in fondo, non riesce a dominarla e a conquistarla, proprio come era accaduto qualche giorno fa contro il Porto. Le manca sempre qualcosa, o davanti o dietro, sono dettagli ma sempre decisivi. E così emergono i difetti dei singoli, quando la mente si annebbia e le gambe non tengono. […]

È il momento, questo, in cui il presidente Lotito deve decidere che cosa fare del club e, soprattutto, di Sarri, a cui aveva annunciato il rinnovo di altri due anni nel corso della cena di Natale, il 14 dicembre scorso. Lo voleva fortificare, quella sera, davanti a giocatori ribelli e ancora poco convinti del progetto, ma poi si è fermato, come sempre, combattuto talmente tanto su quale strada scegliere da tornare indietro, nascosto nei suoi silenzi. Mau voleva un difensore centrale a gennaio e anche un vice Immobile e non è stato accontentato, anzi, se fosse mai stato possibile, il presidente è riuscito con i suoi collaboratori a impoverire la rosa biancoceleste. Un segnale di rottura, quello? Una doppia incomprensione dopo un mercato estivo più che mai positivo?

Lotito risponda, almeno a Sarri, su cosa accadrà tra qualche settimana: avanti con lui, oppure no? È questo il momento, lo ripetiamo, di costruire il futuro biancoceleste: mancano solo undici partite alla fine di una stagione tormentata e per adesso deludente, eppure la Lazio, dopo mesi di studio e di applicazione, sembra finalmente aver intuito, a differenza della società, che cosa desidera Mau. Che ha bisogno di una rosa competitiva e di alternative all’altezza, in grado di compensare la stanchezza fisica e mentale dei giocatori che sono indispensabili ma non d’acciaio: sono necessarie idee e servono nuovi investimenti, oltre che la consegna del famoso contratto sventolato a dicembre e mai consegnato al tecnico toscano. In definitiva: o a Sarri ci credi e lo segui o Sarri lo devi mollare. Lotito, per una volta, scelga un percorso, possibilmente chiaro e competitivo, perché forse il motivo per cui molti giocatori se ne stanno andando a parametro zero – alcuni importanti come Strakosha e Luiz Felipe – è proprio questo: non tutti hanno voglia di vivere alla giornata, senza programmi e senza ambizioni».

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