Felipe Anderson, la rivelazione di Mauricio: «Ecco perché ha preferito il Palmeiras alla Juve. Ricordo che quando era alla Lazio...»
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Felipe Anderson, la rivelazione di Mauricio: «Ecco perché ha preferito il Palmeiras alla Juve. Ricordo che quando era alla Lazio…»

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Felipe Anderson, la rivelazione di Mauricio: «Ecco perché ha preferito il Palmeiras alla Juve. Ricordo che quando era alla Lazio…». Parla l’ex biancoceleste

Un retroscena di mercato che svela una scelta di cuore, non di portafoglio. Il trasferimento a sorpresa di Felipe Anderson al Palmeiras non è stata una trattativa come le altre. L’esterno brasiliano, infatti, era a un passo dalla Juventus e aveva sul tavolo un’offerta “surreale” dal Messico, che gli avrebbe garantito quasi il doppio dell’ingaggio. A rivelarlo è l’ex compagno ai tempi della Lazio, Mauricio, che ha raccontato come ha vissuto in prima persona le ore che hanno preceduto la decisione.

La tentazione messicana e il “sì” alla Juve

L’ex difensore, intervenuto nel podcast Cortes PodPorco, ha svelato di essere stato contattato per fare da intermediario.«Mi era stato detto che c’era una situazione per Felipe Anderson in Messico. Sapevano che avevo giocato con lui e che ero suo amico. Avevano messo sul piatto molti soldi, era surreale. Allora io gliene ho parlato e lui mi aveva accennato di una trattativa in fase avanzata con la Juventus, era indeciso. Allora gli ho detto: “Felipe, facciamo due conti, perché il club messicano ti offre quasi il doppio della Juventus”».

In quel momento, però, Felipe Anderson sembrava convinto di rimanere in Italia. «Resterò qui in Italia, è un paese che conosco e in cui mi sono adattato. Poi alla Juventus ci sono già dei giocatori che conosco».

Il colpo di scena Palmeiras

Poi, l’improvviso annuncio del club brasiliano, che ha spiazzato anche l’amico. «Che è successo amico?». La risposta di Felipe è stata semplice e diretta: «Stavo per scriverti. Voglio tornare in Brasile». Un’inversione a U che Mauricio ha subito appoggiato: «Il Brasile è stata la scelta migliore, il Palmeiras è di un altro livello. Ti avevo parlato del Messico, ma vai al Palmeiras, lì hanno un’ottima squadra».

La scelta, ha spiegato poi Felipe all’amico, è stata dettata dal progetto. «Mi ha detto che ha scelto il Palmeiras per le strutture, per il loro progetto. Con il Palmeiras poteva competere per tutto, non ci ha pensato due volte. Ha scelto di andare lì pur guadagnando meno di quanto avrebbe potuto scegliendo il Messico».

Un inizio Difficile, ma il “prime” deve ancora arrivare

Mauricio ha poi analizzato l’avvio complicato del suo ex compagno, predicando pazienza. «Ha bisogno di un periodo di adattamento. Ora gioca in ruolo più adatto a lui, ha più libertà rispetto all’inizio quando doveva spendere molte energie per la fase difensiva e arrivava davanti con meno lucidità. Sapevo che ci avrebbe messo un po’, ma ora si sta guadagnando il suo spazio. Ha dei momenti in cui si addormenta un po’, ma quando prende confidenza e accelerazione fa grandi giocate».

Infine, un ricordo nostalgico e una promessa per il futuro. «Non penso che abbiate visto ancora il suo prime. Nel 2015, quando ci siamo qualificati in Champions League con la Lazio, aveva di fianco Klose, Biglia, De Vrij e tanti altri. Ma si portava la squadra sulle spalle». «Lì il calcio è più intenso ma ci sono meno partite. Un po’ come alla Lazio, che non è una squadra come il Liverpool o il Manchester City che punta sempre a vincere ai massimi livelli, anche se è vero che gioca spesso in competizioni europee».

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