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Da Arnhem a Verona, la rivincita delle ‘seconde linee’

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Bocciati dopo la gara contro il Vitesse, Marusic e Luiz Felipe si sono resi protagonisti di un’ottima prova contro il Verona

Che sorpresa! Se la Lazio è riuscita ad ‘annientare’ il Verona ed a ottenere i tre punti dopo la gara del Bentegodi, il merito è anche loro. Di chi stiamo parlando? Delle cosiddette ‘seconde linee‘, i giocatori non titolari nello scacchiere di Simone Inzaghi, che ieri sono stati schierati dal 1′ cause le assenze che hanno attanagliato il reparto difensivo biancoceleste.

LUIZ FELIPE – Prima della gara di ieri, molti tifosi capitolini pensavano che il brasiliano – con alle spalle solamente l’esperienza all’Ituano (club verdeoro) e alla Salernitana – non fosse pronto per calcare palcoscenici importanti come la Serie A e l’Europa League. In occasione della gara contro il Vitesse, il classe ’97 aveva fatto sentire la mancanza dei difensori titolari, abbandonando il campo alla fine dei primi 45′ di gioco. Ieri è sembrato un altro: nonostante l’attacco gialloblù non abbia quasi mai impensierito veramente la retroguardia della Lazio, Luiz è intervenuto sempre puntualmente, evitando lo sviluppo dell’azione. Ha dimostrato di aver continuato a lavorare senza perdere fiducia e motivazioni. Secondo quanto visto ieri, potrebbe essere un buon rincalzo in una stagione in cui – a causa dei numerosi impegni – l’allenatore piacentino dovrà dar spazio e fiducia anche alle riserve.

MARUSIC – Arrivato nell’ultima finestra di calciomercato tra i dubbi ed i mormorii dei tifosi della Lazio, Adam Marusic finora non aveva convinto. Il giovane terzino era sembrato completamente inaffidabile. Soprattutto contro il Napoli, le sue grandi lacune difensive avevano concesso agli avversari la ripartenza, non lasciando scampo ad una Lazio già ‘colpita’ dagli infortuni. Contro l’Hellas, Adam è stato invece uno dei migliori: il fallo fatto ai suoi danni ha ‘regalato’ il calcio di rigore ai capitolini e, nella ripresa, è arrivato anche il primo gol con l’Aquila sul petto. Si è reso protagonista di un’ottima prova, spingendosi – il più delle volte – in attacco e tentando la conclusione. I due giovani hanno mostrato al tecnico biancoceleste le loro qualità, dimostrando di poter dare un grande contributo alla causa Lazio. Fino alla sosta di campionato toccherà ancora a loro guidare il reparto arretrato capitolino: la speranza dei sostenitori delle ‘Aquile’ è che i due giocatori confermino le buone sensazioni della partita contro il Verona. Adesso i presupposti ci sono tutti…

 

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