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Dalla bocciatura a Salerno, all’esordio nella Scala del Calcio: Strakosha e l’ascesa di un ragazzo nato per volare

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L’esordio a San Siro e ora non si ferma più: Thomas Strakosha è una certezza per il presente e il futuro della Lazio

Figlio d’arte, guantoni sempre in borsa e un’innata capacità di volare. Thomas Strakosha è sempre più una scommessa vinta, una delle sorprese più belle della stagione in corso. Cresciuto nelle giovanili della Lazio proprio sotto la guida di Simone Inzaghi, arriva però da una deludente annata vissuta a Salerno, dove finì nell’occhio del ciclone fra prestazioni deludenti e match osservati soltanto dalla panchina. Ma il giovane portiere albanese non getta la spugna, nel ritiro di Auronzo sorprende tutti, difendere i pali biancocelesti ha tutto un altro significato. E così, sotto gli occhi attenti e ricchi di stima del suo mister, ma anche ascoltando i preziosi consigli di un padre in passato, anche lui, estremo difensore delle «Aquile Nere», si merita la conferma e la permanenza a Roma.

SUBITO IN CATTEDRA – Il compagno croato Vargic delude le aspettative dello staff, il ruolo di vice Marchetti è subito suo. Non solo, anche il destino si schiera dalla parte di Strakosha: l’esordio in Serie A è di quelli che ogni aspirante calciatore può sognare, a San Siro contro il Milan. Nonostante i due gol incassati, mostra subito belle parate e prontezza nelle uscite in presa alta, la difesa può sentirsi al sicuro. Inzaghi decide quindi di lasciargli spiccare il volo, l’infortunio del portiere di Bassano del Grappa facilita ogni scelta e cancella ogni dubbio. In campo anche contro Empoli e Udinese, la porta della Lazio resta invariata, il desiderio iniziale comincia a prendere forma. In totale nel girone d’andata le presenze collezionate sono sei, i palloni raccolti alle proprie spalle solo quattro, le critiche dell’ambiente azzerate tutte.

UN RINNOVO SCONTATO – La società capitolina non può farsi sfuggire un talento «fatto in casa», ha dimostrato negli anni di essere attenta a queste situazioni. Inoltre Marchetti non è più la certezza di un tempo e Vargic, come già detto, non è riuscito a confermare le aspettative dello scorso gennaio. Il contratto in scadenza nel 2019 sarà senza dubbio prolungato: «Stiamo lavorando per il rinnovo», ha ammesso qualche settimana fa lo stesso portiere ai media in patria. L’avventura nella sponda bella del Tevere è destinare a durare per ancora molto tempo, Strakosha è pronto a volare da un palo all’altro pur di difendere l’onore di questa maglia, che sente ormai come una seconda pelle.

Rocco Fabio Musolino – Lazionews24.com

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