Rivivi il live – Basta: «Puntiamo ad arrivare tra le prime cinque, ma abbiamo bisogno dei tifosi. Patric? La concorrenza fa bene»

Tra pochi minuti prenderà la parola nella sala stampa di Formello, il terzino serbo Dusan Basta.

Come state preparando la partita con il Genoa?

Molto bene, gli allenamenti sono stati abbastanza duri. Piano piano ritroveremo i nazionali, già la settimana scorsa abbiamo fatto qualcosa di tattico.

Come ti stai trovando nella posizione di centrale?

Non è sicuramente il mio ruolo, l’ho fatto solo due volte. Ma cerco di adattarmi subito, di mettermi a disposizione. Magari con un po’ di esperienza riesco a fare cose buone. Ma non è il mio ruolo.

Come stai fisicamente?

Cosa rispondi a chi pensa che tu sia soltanto un giocatore di campionato… Sto bene, mi sento molto meglio rispetto all’inizio di stagione. Alla mia età non sono in molti a poter fare 40-45 partite. Bisogna avere la rosa ampia.

Vedi similitudini tra questa stagione e quella di due anni fa?

Sì, vedo qualcosa di simile rispetto al mio primo anno. Non abbiamo le coppe e vedo entusiasmo, ognuno lotta per l’altro e abbiamo voglia. Non so dove arriveremo. L’inizio ci dà fiducia, pensiamo una partita alla volta.

Un pregio di Inzaghi?

Io noto che lui è prima di tutto un ottimo allenatore, ha sfruttato nel miglior modo le sue chances di subentrare alla prima squadra dopo tanti anni di Primavera. La squadra non sente la pressione, non so se lui la subisce. Siamo rilassati e concentrati sul campo, penso che sia un suo merito.

I continui cambi di moduli vi mettono in difficoltà?

Una squadra importante deve anche adattarsi, noi puntiamo ad entratre tra le prime cinque quindi ogni tanto bisogna vedere come gioca l’avversario. Penso che siamo più predisposti per la difesa a 4, ma possiamo fare bene anche a 3.

State già pensando al derby?

E’ la partita più importante per noi, ma è sbagliato già pensare alla Roma. Se facciamo questo non faremo bene con Genoa e Palermo. Il Genoa è una squadra che ci può sorprendere, abbiamo fatto 7 risultati utili consecutivi. L’impegno non ci mancherà, il derby non si può mai prevedere. Bisognerà essere in giornata, avere un po’ di fortuna e grande cuore.

Come si batte il Genoa?

Con spirito dimostrato di avere nelle partite precedenti. Dobbiamo prepararla bene tatticamente e magari avere la spinta dei tifosi. Speriamo siano il più possibile, così tutti insieme riusciamo a batterli come una famiglia sana…

Nelle prossime sei partite si decide il destino della Lazio in campionato?

Ci aspetta un calendario difficile, non abbiamo raccolto sempre punti finora, meritavamo di più. Vedremo se saremo una squadra da alta classifica per questa stagione.

Che tipo di allenatore è Inzaghi?

Ha delle sue caratteristiche, non somiglia a nessuno. E’ giovane, più vicino alla nostra mentalità e questo è un vantaggio. Secondo me ci fa sentire tranquilli con il suo modo di lavorare. Pensiamo soltanto a correre e a fare bene, finora il lavoro ha dato buoni frutti.

Milinkovic sta facendo bene, Djordjevic un po’ meno. Come stanno vivendo i loro momenti diversi?

Nel calcio è normale questa cosa, ognuno di noi ha periodi buoni e meno buoni. Sono tutti e due sono ottimi ragazzi e soprattutto professionisti. Si impegnano, poi arriveranno momenti migliori.

Quali sono i punti di forza della Lazio?

Il gruppo è un punto di forza, dentro e fuori dal campo.

Come stai vivendo la concorrenza con Patric?

La concorrenza fa sempre bene, se non c’è un calciatore può anche non crescere rilassarsi. Il gruppo, lo ripeto, è forte. Anche chi gioca meno è sempre sul pezzo e non molla. Dobbiamo andare avanti così. Da un po’ di tempo non vieni convocato dalla Serbia.

Ti sei spiegato il motivo?

Non è una domanda per me. Io sono pronto, il ct non mi chiama. La Nazionale va abbastanza bene, siamo secondi, va bene così.