Pannofino: «Vi racconto come sono diventato tifoso della Lazio»

E’ nato e cresciuto a Pieve di Teco, in Provincia di Imperia ma il suo cuore è colorato di biancoceleste. Si tratta di Francesco Pannofino, grande tifoso biancoceleste che pur non essendo romano, ha scelto la Lazio. La genesi di tale passione? Il primo scudetto vinto. L’attore, intervisto ai microfoni di Radio Incontro Olimpia, racconta a tal proposito: « In quel periodo avevo tredici anni e mi sono trasferito a Roma con la mia famiglia. Il mio compagno di banco faceva il “bibitaro” in tribuna Tevere e così cominciai ad andare con lui allo stadio, allettato sia dall’idea di guadagnare qualcosa, sia da quella di vedere la partita gratuitamente. Da lì, ebbe inizio la mia passione per la Lazio. Quell’anno arrivammo terzi mentre l’anno successivo, vincemmo lo scudetto. Da simpatizzante juventino, divenni tifoso biancoceleste ma non ho mai nascosto la mia fede calcistica; di solito i laziali si nascondono un po’ rispetto ai romanisti che invece si sentono più forti. Io non ho mai avuto problemi con i nostri rivali cittadini. Sono ligure e non ho mai vissuto la rivalità con loro in maniera così forte. Vivo il calcio molto serenamente, lo sfottò è bello ma deve limitarsi a restare tale. La Lazio che mi è piaciuta di più è stata quella di Zeman, mi divertiva molto e andavo a vederla spesso». Pannofino spende belle parole per il tecnico Inzaghi, nonostante il passo falso contro il Bologna: « Ieri ero all’Olimpico per Quelli che il calcio e devo dire che anche questa Lazio mi piace molto. La squadra ci mette l’anima; è stata una partita maledetta ed il pallone non voleva entrare in alcun modo. Da Costa le ha prese tutte; il mio Renè Ferretti di Boris l’avrebbe definita una partita a “cazzo di cane”. Sono quelle classiche giornate in cui succede di tutto ed il pallone non entra. Però anche i giocatori sono uomini, e dunque possono sbagliare».