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Tare: «La Lazio deve diventare un punto di arrivo. Biglia e Keita hanno voglia di rimanere»

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Il ds Igli Tare presente al Premio Maestrelli ha parlato della stagione della Lazio e anche di mercato

Presente al Premio Maestrelli, il ds biancoceleste Igli Tare ha parlato di mercato e dell’attuale situazione della Lazio ai microfoni di Mediaset Premium. Ecco le sue parole: «Milan su Biglia e Keita? La cosa più importante è che la volontà della società è quella di trattenere questi giocatori. Stiamo parlando con loro per il prolungamento del contratto, è come in un matrimonio: tutte e due le parti devono essere contente. Se c’è la possibilità ben venga. Loro hanno dato tanto alla Lazio, ma il discorso vale anche a parti invertite. Noi faremo al massimo delle possibilità per cercare di trattenerli. Vediamo da qui alla fine. Gli auguri a Bielsa al Lille? L’ho conosciuto, un professionista esemplare sul campo, purtroppo le problematiche che ci sono state con lui hanno dimostrato quello che pensava la Lazio. il tempo è stato galantuomo e quello che avevamo previsto è stata la cosa giusta. Bastos, Wallace, Lukaku, Milinkovic. Voglio sottolineare il discorso di Milinkovic. Nonostante richieste molto importanti e blasonati, la volontà di rimanere alla Lazio è stato un grande piacere per me e la società. Crescere in una grande società come la Lazio è fondamentale per i giovani. Il nostro obiettivo è far diventare la Lazio un punto di arrivo e non di partenza. Vedendo lo spettacolo in Coppa Italia e anche l’abbraccio di ieri sera, i presupposti ci sono. Noi dobbiamo avere fiducia nei tifosi e loro devono averla in noi».

Tare è intervenuto anche ai microfoni dei cronisti presenti: «Penso che la cosa più importante sia ammirare lo stadio pieno. Rivedere i tifosi gioire con noi è la vittoria di tutti quanti. Questo ti dà un senso di responsabilità per il futuro, per mantenere tutto questo e cercare di migliorare. I rinnovi dei calciatori? Conta la Lazio, i giocatori che sono qui devono essere orgogliosi di indossare questa maglia. Vedo delle volontà da parte loro nel rimanere, ma allo stesso tempo ci sono anche delle aspettative economiche che devono essere compatibili con i piani della società. Quando ci sarà volontà da entrambe le parti, la Lazio non si tirerà indietro. Champions League nel futuro? Io ragiono sempre passo dopo passo. La squadra ha dimostrato di saper giocare con squadre blasonate che sulla carta sono state costruite con più soldi della Lazio. Conta l’organizzazione, il lavoro della squadra, dello staff, di Inzaghi per raggiungere certi obiettivi. Non dovrebbero esserci delle pretese esagerate, ma pretese che combaciano con la nostra realtà calcistica». Poi ha continuato a Sky Sport: «Keita? La cosa più importante è che lui sa che sia la società che l’allenatore lo vogliono trattenere. Il Milan? Io sono qui, non sto parlando con nessuno». 

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