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Stadio delle Aquile, Lotito non si arrende: al via l’iter burocratico

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Lotito è pronto a muoversi per dar il via all’iter burocratico per la costruzione dello stadio delle Aquile: i dettagli

Lotito rilancia. Un’altra volta, come dieci anni fa quando portò avanti il progetto dello stadio delle Aquile. Il voto favorevole del Campidoglio sulla delibera di pubblico interesse per l’impianto della Roma ha spinto l’imprenditore romano a ‘tuffarsi’ nuovamente nel progetto. Come scrive l’edizione odierna del Corriere della Sera, alla fine dell’estate – quando saranno risolte le complicate situazioni riguardanti calciomercato e rinnovi contrattuali – il patron biancoceleste darà il via all’iter burocratico.

I DETTAGLI – L’impianto dovrà esser costruito nei 500 ettari di terreno che il presidente della Lazio possiede al chilometro 6,200 della Via Tiberina. Vista l’espansione della proprietà fino al ramo autostradale che dal GRA porta a Roma Nord e la presenza della ferrovia, lo stadio sarebbe facile da raggiungere sia in treno che in auto.

VARIAZIONE – Non è passata inosservata agli occhi di Claudio Lotito la modifica che il governo ha apportato, a fine aprile, alla legge sugli stadi: alla costruzione degli impianti sportivi potrà essere abbinata anche quella di nuovi complessi residenziali. In questo modo, attorno allo stadio delle Aquile potranno sorgere edifici e condomini. Un’occasione ghiotta per la Lazio che, così, avrebbe la possibilità di sostenere l’operazione dal punto di vista economico.

OSTACOLO – L’ostacolo più evidente rimarrebbe il rischio idrogeologico legato alla zona nella quale sorgerebbe l’impianto, sull’ansa del Tevere. La situazione, secondo il patron, potrebbe essere comunque messa in sicurezza tramite interventi mirati.

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